di Elisabetta Failla
Prato sta sempre più diventando una città con una sua personalità culturale molto interessante e distintiva. Tra le mostre da vedere da qui fino all’autunno c’è “KIMONO – Riflessi d’arte tra Giappone e Occidente” organizzata dal Museo del Tessuto di Prato che ha ottenuto il prestigioso patrocinio dell’Ambasciata del Giappone in Italia.
La mostra esplora le contaminazioni creative e culturali – intervenute tra Europa e Giappone prevalentemente dalla fine dell’Ottocento alla prima metà del Novecento – attraverso l’esposizione di un’accurata selezione di opere che di quei reciproci influssi testimoniano i passaggi fondamentali.
Accanto al già noto fenomeno del Giapponismo, ovvero il modo in cui l’arte europea di quel periodo ha recepito e reinterpretato il linguaggio espressivo e decorativo dell’arte giapponese, il percorso espositivo si sofferma soprattutto ad illustrare il processo opposto, definito da alcuni Occidentalismo, nell’ambito del quale anche l’oggetto più iconico della cultura del Sol Levante, il kimono, risente dell’influenza della cultura e dell’arte figurativa occidentale.
In esposizione una serie di dipinti, xilografie, cartoline d’epoca, stampe e tessuti provenienti sia da importanti collezioni private che da inedite raccolte del Museo, ma soprattutto i cinquanta bellissimi kimono maschili e femminili appartenenti all’esclusiva collezione privata di Lydia Manavello, tutti databili al primo e secondo quarto del Novecento, realizzati in seta operata, ricamata o stampata. Questa straordinaria rassegna di opere testimonia con varietà e vivacità le straordinarie contaminazioni artistiche e stilistiche verificatesi in quei decenni tra Oriente e Occidente, con particolare riferimento alle innovazioni formali delle avanguardie europee come Futurismo, Secessione e Cubismo che, agli inizi del Novecento, modificarono profondamente il linguaggio decorativo tradizionale giapponese.
Questa mostra nasce dalla collaborazione con il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia, istituzione che per prima ha dato visibilità pubblica a questa pregevole collezione privata, realizzando nel 2018 una bellissima mostra. “La mostra rappresenta un omaggio che il Museo del Tessuto di Prato vuol rendere alla straordinaria perizia che caratterizza la secolare tradizione tessile del Paese del Sol Levante, offrendo ai nostri visitatori la possibilità di conoscere un ricchissimo patrimonio, altrimenti destinato alla fruizione esclusivamente privata”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Museo del Tessuto Francesco Nicola Marini.
Il catalogo di 176 pagine è edito dalla casa editrice Antiga Edizioni con saggi di Francesco Morena, Roberta Orsi Landini, Raffaella Sgubin e Lydia Manavello oltre alle schede dei kimono esposti.
È inoltre a disposizione di ogni visitatore una APP gratuita, scaricabile su IOS e Android, utilizzabile su smartphone o tablet, adoperabile anche come web app scannerizzando un qrcode all’ingresso del museo.
Grazie alla particolare tecnologia dell’app, basta inquadrare le teche con la fotocamera del proprio cellulare per avere a disposizione una “assistente digitale” che, durante la visita, spiegherà i contenuti delle teche e degli oggetti esposti proprio come farebbe una vera guida professionale. I contenuti audio sono disponibili in italiano, inglese e spagnolo.
In oltre, per tutto il periodo è in programma un ricco calendario di iniziative per il pubblico adulto e delle famiglie con visite guidate, laboratori e altri appuntamenti che si susseguiranno fino a novembre.
KIMONO. Riflessi d’arte tra Giappone e Occidente – 29 aprile – 19 novembre 2023 – Museo del Tessuto | Via Puccetti 3 Prato. Orario: 10-15 (da martedì a giovedì); 10-19 (venerdì, sabato) 15-19 (domenica) | Chiusa lunedì. Ingresso: 10 €; ridotto 8€. info@museodeltessuto.it – www.museodeltessuto.it