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Siena oggi avrà sindaco donna. Prima sfida in Toscana. A Firenze sulla carta ad oggi sono ben quattro le donne a sfidarsi per Palazzo Vecchio

Lorenzo Ottanelli
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A Siena è già una competizione tutta al femminile per il ballottaggio alle amministrative della città. Si sfidano la candidata del centrodestra, Nicoletta Fabio, e quella del centrosinistra, Anna Ferretti. Anche se quella di Nicoletta Fabio è stata una scelta all’ultimo, dopo che era sato escluso Montomoli come candidato comune, la sfida è tutta di alto profilo. Nicoletta Fabio, infatti, è una personalità conosciuta all’interno della città perché è stata Rettrice del Magistrato delle Contrade. Anna Ferretti, invece, si è dimessa da Presidente della Caritas proprio per candidarsi per il centrosinistra alle comunali di Siena. Una sfida al femminile che ha anticipato il capoluogo toscano su una corsa che potrebbe essere tra donne, ma è tutto ancora da vedere.

Firenze, infatti, è ancora alla ricerca di una candidata sindaca, dopo il tandem Renzi-Nardella. Da qualche anno ci si chiede quale sarà la sorte del dopo Dario Nardella. A un anno dalle amministrative c’è già chi si è fatto avanti nel centrosinistra. Molto difficile, invece, comprendere quali saranno le prospettive per il centrodestra, che sconta il fatto di non essere mai stato troppo forte alle ultime elezioni comunali.

Per il momento le papabili donne alla poltrona di sindaca sono quattro. La prima è Sara Funaro, Assessora all’Educazione, al welfare e all’immigrazione. Molto vicina a Nardella, è anche parte di un Partito Democratico di sinistra, dell’ala cattolica. Non scordiamoci che Sara Funaro è nipote di Piero Bargellini, storico sindaco di Firenze durante l’alluvione del 1966.

La seconda donna in competizione potrebbe essere Cecilia Del Re, che però è stata fatta fuori dalla compagine governativa del comune dopo alcune prese di posizione sulla tramvia. È stata Assessora all’Urbanistica fino al 15 marzo, quando Dario Nardella ha deciso di sollevarla dalla posizione e di prendere l’incarico ad interim. Del Re ha poi detto che la tramvia al Duomo è stato solo un pretesto perché lei sarebbe “ingombrante (proprio) per il 2024”. Tuttavia, Cecilia del Re è molto seguita da un certo elettorato, che potrebbe spostarsi sull’ala moderata, vicino a Italia Viva.

Oltre a Cecilia Del Re potrebbe pensare alla poltrona di sindaca anche la Vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi. Nella scorsa legislatura regionale Assessora alla Sanità, in quella in corso si trova a ricoprire la carica di Assessora all’Ambiente. Da comprendere se davvero Saccardi abbia intenzione di lasciare il proprio posto alla regione per trovarsi a competere per il Comune. Da non scordare che Stefania Saccardi è da tempo in Italia Viva e questo potrebbe essere un problema nel caso in cui il Pd dovesse tenere forte il pugno.

Infine, la quarta donna in competizione è chiaramente Rosa Maria di Giorgi. Un tempo vicina a Matteo Renzi, oggi vicina ma non fedelissima di Dario Nardella. Nelle scorse legislature è stata Vicepresidente vicaria del Senato della Repubblica, poi deputata fino al settembre 2022. Fa parte dell’area cattolica, che nel 2016 firmò contro la proposta del Ddl Cirinnà per la stepchild adoption. Ha svolto il ruolo di Capogabinetto durante il mandato di Primicerio e di Assessora durante le giunte presiedute da Domenici e Renzi. Rosa Maria di Giorgi ha tentato di proporre le primarie per il Pd a Firenze, ma finora le sue parole non sembrano essere state recepite a fondo. Forse qualcuno pensa sia ancora troppo presto per parlarne. Tuttavia, il rischio è sempre il solito: ritrovarsi a gennaio senza candidati quando le elezioni si svolgono a maggio.

Riusciranno le quattro donne a prendere il comando? Sarebbe necessario. È dal 2019, quando fu rieletto Dario Nardella, che si parla di una prossima sindaca donna. Oggi, quindi sarebbe necessario. Vediamo anche che le candidate hanno molta esperienza all’interno della compagine governativa del Comune e potrebbero andare sicuramente in parte in continuità con l’operato dell’attuale governance. Forse qualche modifica alle linee guida sulla mobilità non guasterebbe.

A cappello del discorso si deve però considerare che qualche voce indica la volontà di Dario Nardella di voler proporre un suo fedelissimo, di sesso maschile, come suo successore. Questo potrebbe mettere a rischio la possibilità di una sindaca donna, nonostante, forse, sarebbe venuto il momento di proporre un cambiamento. Inevitabilmente dopo Siena, anche a Firenze.