Potrebbe essere stato un uomo con un palloncino a prendere Kata, almeno secondo quanto detto dal fratellino della bambina. Secondo la deposizione, infatti, quest’uomo stava giocando con i bambini. Un uomo di origine peruviana, intanto, è stato scortato all’esterno della struttura e fatto salire su un’auto da alcuni carabinieri in borghese per essere sentito sul sequestro.
Tante le segnalazioni provenienti dalla società civile, ma tutte incoerenti. Sembra quindi, che la ricerca della piccola sia molto complessa. Probabile ora che il sequestro sia la pista che gli inquirenti seguano in modo quasi univoco.
Intanto la madre è ancora ricoverata in ospedale dopo che ha tentato il suicidio ingerendo candeggina. Il padre, invece, è stato scarcerato per il momento molto doloroso che sta vivendo.
La pista dei dissidi tra nazionalità non sembra essere la via su cui puntare. Si è vociferato nelle ultime ore di continui dissidi tra la comunità rumena e quella peruviana. Sembra che gli inquirenti seguano più quella del sequestro, al momento.
I cartelli apparsi ieri l’altro in zona Novoli non erano legati alla scomparsa della bambina. Una cantante (Selene Ice) dice di aver utilizzato quei fogli come promo di un brano che uscirebbe proprio venerdì 16 e che si intitola “(sto bene)”. Sul suo Instagram parla di un errore suo, perché non sapeva del caso Kata e della zona in cui si trovava. L’artista sarebbe infatti di Milano.
