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Migranti, riprendono sbarchi a Lampedusa: oltre 150 arrivi in poche ore

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(Adnkronos) – Dopo uno stop dovuto alle cattive condizioni del mare sono ripresi nelle scorse ore gli sbarchi di migranti a Lampedusa. Due gruppi di 45 e 43 persone sono giunti tra la tarda serata di ieri e la notte, tra loro anche 14 donne, di cui una incinta, e 6 bambini. Arrivano da Costa d’Avorio, Sudan, Camerun, Guinea, Burkina Faso, Gambia e Mali. Ai soccorritori hanno detto di essere partiti da Sfax in Tunisia.  

Dopo un primo triage sanitario sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove si trovano circa 500 ospiti. Oggi nella struttura è prevista la visita del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e della commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson.  

Altri 63, tra cui 4 donne, sono stati intercettati nelle acque antistanti l’isola. Arrivano da Bangladesh, Eritrea, Siria, Sudan, Gambia, Nigeria ed Egitto. Ai soccorritori hanno detto di essere partiti da Zuwara. Diversi i casi di scabbia. Anche per loro è stato disposto il trasferimento nell’hotspot di contrada Imbriacola. Sono così 151 i migranti arrivati in poche ore sull’isola. 

Circa 100 migranti sono sbarcati stamane nel porto di Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria. I migranti, di varie nazionalità, sono stati soccorsi al largo della costa, mentre viaggiavano su una barca a vela, da una motovedetta della Guardia Costiera. Dopo l’approdo in porto, i migranti sono stati collocati nella tensostruttura gestita da Croce Rossa e Protezione Civile. 

Lunga notte per la Geo Barents. Dopo il primo soccorso nella serata di ieri, il team di Medici senza frontiere ne ha effettuati altri tre, tutti coordinati dall’autorità italiana. Attualmente a bordo della nave umanitaria ci sono 196 sopravvissuti, di cui 47 minori non accompagnati, 16 donne e un neonato. 

A bordo della seconda carretta del mare soccorsa c’erano 59 naufraghi, tra cui 2 donne e 14 bambini di cui 12 non accompagnati. Erano, invece, 42 ( tra cui 3 donne e 17 bambini, di cui 15 soli) le persone a bordo del terzo barchino in ferro intercettato dal team di Msf intorno alle 3 del mattino. Erano in mare già da 24 ore. Nell’ultima operazione, alle 7 di stamani, sono stati tratti in salvo 44 migranti: tra loro 5 donne, 20 bambini, 14 dei quali non accompagnati. Alla nave umanitaria è stato assegnato come porto di sbarco Marina di Carrara, distante oltre mille chilometri dal luogo delle operazioni di soccorso. 

E’ Marina di Carrara il porto assegnato dalle autorità italiane alla Geo Barents. “Il viaggio di queste persone non è ancora finito – spiegano da Msf – hanno davanti ancora giorni di navigazione perché le autorità italiane hanno assegnato Marina di Carrara come porto di sbarco, a 1.025 chilometri di distanza”. 

Per l’ong “è evidente che la presenza continua di navi di ricerca e soccorso sia più che mai necessaria nel Mediterraneo, così come è urgente un’operazione di ricerca e soccorso guidata e coordinata dagli Stati europei”.