“Al governo non daremo mai tregua sul salario minimo legale. Se si macchieranno di questa grave responsabilità, noi ne faremo un cavallo di battaglia per la campagna elettorale europea, per il futuro del paese”. Lo ha detto a Sky Agenda su SkyTg24 il leader del M5S, Giuseppe Conte. Sul salario minimo, ha rimarcato Conte, “oggi le opposizioni ci sono, però non c’è il governo”.
Siamo davanti a una “situazione drammatica. Vedere che i 209 miliardi del Pnrr rischiano di andare sprecati, vedere Meloni che parla di pizzo di stato – ieri si è aggiunto Salvini, secondo il quale gli italiani sono ostaggio dell’Agenzia delle entrate… Tutto questo fa male e ci spinge a impegnarci ancora di più per cambiare passo”, ha detto ancora, aggiungendo: “Qualcuno si è illuso che ci fosse una svolta, che si potesse finalmente impostare un discorso nuovo di corretta ripartizione dei poteri tra i grandi agglomerati dello Stato. In realtà la Meloni ci ha riprecipitato nell’era della massima conflittualità con la magistratura ed è una cosa gravissima”.
“E’ inaccettabile che il presidente del Consiglio venga a innalzare in modo così aggressivo la conflittualità con i magistrati. Meloni vuole suggerire che la magistratura sta indagando su Delmastro e Santanchè perché è ideologizzata… Ha sbagliato anche La Russa a intervenire a gamba tesa in una vicenda delicata che riguarda il figlio”, ha osservato l’ex premier.