“È forte l’allarme per il destino del Maggio”. Così la presidente della commissione lavoro Stefania Collesei (Pd). “Come consiglio comunale- aggiunge Collesei- abbiamo piena consapevolezza che il tempo per salvare il Maggio stringe: il commissario ci da una sorta di ultimatum con scadenza 30 aprile, gli atti del commissario ci dicono che la gestione della sovrintendente Colombo sia stata discutibile , non solo riguardo ai bilanci , mai chiari e alla fine difformi da quelli accertati dai sindaci revisori, ma anche riguardo alle aperture di sipario . Infatti il commissario Bianchi riparte dall’aumento delle alzate di sipario per aumentare il punteggio del FUS . Riguarda anche un severo contenimento dei costi, che mi auguro riguardi anche la dirigenza. Ancora una volta però è devastante la ripercussione che si profila sui lavoratori : la disdetta sul contratto integrativo , che viene dopo una infinita’ di sacrifici come la rinuncia agli straordinari, gli esodi incentivati, la minaccia dei licenziamenti, la flessibilità , la rinuncia a parte del TFR. Si può ancora lavorare al contenimento dei costi ma quando si addebitano le difficoltà del Maggio esclusivamente al costo dei lavoratori si commette un errore : il Maggio e’ i suoi lavoratori, i suoi orchestrali,coristi,ballerini ,scenografici, tecnici. I lavoratori sono “la materia prima” di questo prodotto culturale, che altrimenti non esisterebbe neppure”