(Adnkronos) – Incontro sul salario minimo domani, venerdì 11 agosto, tra la premier Giorgia Meloni e le opposizioni. Sarà presente la segretaria del Pd Elly Schlein, che raggiungerà Palazzo Chigi con la responsabile del lavoro Maria Cecilia Guerra e il portavoce. Con il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ci sarà la coordinatrice del comitato per le politiche del lavoro Nunzia Catalfo. Con il segretario di Azione Carlo Calenda ci sarà il capogruppo alla Camera Matteo Richetti. Per Europa Verde parteciperanno entrambi i portavoce nazionali, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi. Per Sinistra Italiana ci saranno il segretario Nicola Fratoianni e il capogruppo in Commissione Lavoro alla Camera Franco Mari. Per Più Europa ci saranno il segretario Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova.
Domani al tavolo con Meloni avremo un atteggiamento “costruttivo”, ha assicurato Calenda, ospite di Agorà Estate su Rai Tre. Nell’incontro di domani tra la premier Meloni e le opposizioni (tranne Matteo Renzi) “mi aspetto che si discuta seriamente di un problema che tocca 3 milioni e mezzo di cittadini che lavorano tanto e non arrivano a fine mese. Secondo noi c’è un principio di base, che esiste in tutti i grandi paesi occidentali, per cui chi lavora deve guadagnare almeno 1.200 euro netti al mese ovvero 9 euro l’ora”, ha detto ancora Calenda. .
Per Meloni il salario minimo rischia di essere controproducente? “E’ una cosa destituita di ogni fondamento, lo assicuro alla Meloni avendo lavorato per anni nelle imprese a differenza sua. I 9 euro sono stabiliti solo per i contratti che sono sotto i 9 euro”, puntualizza il leader di Azione il quale esclude un livellamento dei salari verso il basso “perché – spiega – il salario minimo ce l’hanno tutti gli altri grandi Paesi”.
“La presidente Meloni ribadisce il suo no al salario minimo, allora la domanda sorge spontanea: cosa ci ha convocato a fare? Noi diremo alla presidente Meloni che in 21 Paesi europei su 27 il salario minimo esiste per dare una risposta alla precarizzazione del lavoro e alle persone che sono sottopagate”. Così Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato Avs.
“Il paradosso è che il salario minimo potrebbe rischiare di diventare un parametro sostitutivo e non aggiuntivo, con il risultato di peggiorare per paradosso il salario di molti più lavoratori di quelli ai quali lo migliorerebbe. Titolo accattivante ma risultato che rischia di essere controproducente”, ha detto ieri Meloni, nella sua rubrica social ‘Gli appunti di Giorgia’.
Immediata la replica di Conte: “Ribadisce di essere contraria al salario minimo legale, utilizzando argomentazioni infondate e risibili per giustificare questa sua pervicacia. Su tutte, quella in base a cui con il salario minimo si abbasserebbero gli stipendi. Una fake news in piena regola, che dimostra come Meloni non abbia letto neppure una riga della nostra proposta. Che è chiara: se un contratto collettivo prevede una retribuzione per un lavoratore di 5 euro l’ora, con la nostra proposta quella retribuzione sale a 9. Se prevede 11 euro l’ora, rimane a 11. Non scende certo a 9”. “A questo punto si comprende come l’incontro di venerdì a Chigi si preannunci in salita – ha aggiunto il leader M5S – Il governo non sembra volersi smuovere dai suoi pregiudizi. Non ci fermiamo. Vorrà dire che nel corso dell’incontro proverò a spiegare come stanno le cose con dei grafici”.