Un altro passo verso l’addio alla Via della Seta. Giorgia Meloni a Nuova Delhi per il G20 firma l’accordo per il corridoio economico India-Medio Oriente-Europa, che Joe Biden definisce “un grande investimento” e nessuno dice essere contro la Cina, ma la sfida di rafforzare l’integrazione tra Asia, regione del Golfo ed Europa non può che essere letta come l’alternativa alla “Belt and Road” lanciata nel 2013 da Xi Jinping.
A margine del G20, la premier firma l’accordo insieme a Stati Uniti, Arabia Saudita, Ue, India, Germania, Francia ed Emirati Arabi Uniti, nelle stesse ore in cui ha un bilaterale con il premier cinese Li Qiang. Viene confermata “la comune intenzione di “consolidare e approfondire il dialogo tra Roma e Pechino sulle principali questioni bilaterali e internazionali”. “Forti entrambe di una storia millenaria – sottolinea Palazzo Chigi in una nota – Italia e Cina condividono un Partenariato Strategico Globale di cui il prossimo anno ricorrerà il ventesimo anniversario e che costituirà il faro per l’avanzamento dell’amicizia e della collaborazione tra le due Nazioni in ogni settore di comune interesse”.
Ma il baricentro della politica estera del governo Meloni è ormai tutto spostato verso Stati Uniti ed Unione Europea, con l’Italia che “vuole contribuire a costruire ponti fra il Mediterraneo e l’Indo-pacifico, anche nel campo delle connessioni energetiche e digitali attraverso l’Africa e il Golfo arabico”
“Quando abbiamo lanciato il Partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali (Pgii) un anno fa, ci siamo impegnati a costruire infrastrutture migliori per un futuro migliore in nazioni a basso e medio reddito – ha ricordato la premier nel suo intervento a Nuova Delhi in occasione della firma del memorandum -. Ci siamo impegnati a collaborare con queste nazioni con un approccio egualitario non predatorio per creare nuove opportunità e prosperità”. E il nuovo corridoio economico fra India, Medio Oriente ed Europa “va esattamente in questa direzione, il suo obiettivo fondamentale è rafforzare le interconnessioni globali”.
“Voglio ringraziare il primo ministro Modi, il presidente Biden, la presidente von der Leyen e tutti gli altri che lo hanno reso possibile”, ha detto la premier, affermando che “ovviamente l’Italia è pronta a giocare un ruolo decisivo in questo processo, anche perché le compagnie italiane hanno un’esperienza unica nei settori marittimo e ferroviario”.
Il corridoio, secondo Biden, “creerà posti di lavoro e rafforzerà la sicurezza alimentare. E’ un investimento che rappresenta un punto di svolta. Lavoriamo insieme uniti”. Per intanto ha prodotto il primo risultato di una “calorosa stretta di mano” tra il presidente americano ed il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, dopo le tensioni dei mesi scorsi sul caso Khashoggi.