Le difese aeree nel distretto di Istra, fuori Mosca, hanno distrutto un drone ucraino che stava tentando di attaccare obiettivi in Russia. Lo ha riferito ai giornalisti il ministero della Difesa russo. “Verso l’1:45 (ora locale) del 17 settembre è stato fermato un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con droni contro obiettivi sul territorio della Federazione Russa. Le difese aeree in servizio hanno distrutto un aereo senza pilota. L’equipaggio ucraino si trovava sul territorio del distretto di Istra, nella regione di Mosca”, hanno riferito il Ministero e l’agenzia di stampa russa Tass. Il sindaco di Mosca Sergey Sobyanin aveva precedentemente riferito che un sistema di difesa aerea aveva respinto un attacco di droni contro Mosca e che finora non erano state segnalate vittime o danni.
Altri due droni ucraini sarebbero stati distrutti dalle difese aeree vicino alla Crimea, sempre secondo quanto riferito ai giornalisti dal ministero della Difesa russo.
La Russia risponderà intanto al rafforzamento del potenziale militare della Nato nell’Artico con una serie di misure, comprese quelle preventive. Lo ha detto a Ria Novosti l’ambasciatore russo Nikolai Korchunov, sottolineando l’aumento della tensione politico-militare nell’Artico a causa della “linea non costruttiva degli Stati Uniti e dei loro alleati, soprattutto nel contesto dell’operazione speciale russa in Ucraina”. Secondo l’ambasciatore, “il percorso verso il rafforzamento del potenziale militare della Nato in questa regione, anche attraverso l’ingresso della Finlandia nell’alleanza e la prevista inclusione della Svezia, indica la prevalenza nella Nato di scenari violenti per garantire la propria sicurezza alle latitudini settentrionali a scapito della sicurezza di altri paesi”.
Mosca, ha avvertito Korchunov, risponderà a queste sfide e minacce con “una serie di misure necessarie, comprese quelle di natura preventiva, derivanti dai compiti” che Vladimir Putin ha delineato nel quadro del Concetto di politica estera e della strategia per lo sviluppo della zona artica russa.