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Pontida, Salvini saluta i militanti: al via la kermesse leghista

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(Adnkronos) – “Colpo d’occhio eccezionale, ci sono ancora decine di pullman che stanno parcheggiando”. Queste le prime parole pronunciate dal palco di Pontida dal segretario della Lega Matteo Salvini, che prima dell’inizio della manifestazione ha girato per il pratone, scattando selfie con i militanti. “Che sia una bellissima giornata. Grazie a voi per esserci. buona Pontida e viva la Lega”, l’augurio di Salvini alla folla radunata sul pratone.  

Un video-omaggio per i militanti scomparsi ha aperto intanto l’evento della Lega. Tra le persone ricordate anche Maria Teresa Maglie, la cui immagine è stata accolta con un grande applauso dal ‘pratone’. Durante la manifestazione – come annunciato dal partito – sono attesi anche omaggi alla memoria di Roberto Maroni e Silvio Berlusconi.  

“Blocco navale subito!!”, “fermiamo gli sbarchi”, fino alla maglia provocatoria: “Cedere Lampedusa all’Africa”. Fermare l’immigrazione è la richiesta che più si alza dalla platea, in attesa dell’inizio della manifestazione che avrà come ospite Marine Le Pen. Sulla leader del Rassemblement National i militanti della Lega si dividono: c’è chi con una battuta sull’aspetto fisico – “da giovane era bella” – evita di darne un giudizio politico e chi invece plaude a “una grande donna, una grande lottatrice, con cui abbiamo tantissime cose in comune”. 

A dirlo è Livio Ghidelli, venditore ambulante brianzolo, iscritto alla Lega dal 1986. Per l’edizione 2023 del raduno di Pontida ha scelto di indossare una maglia che chiede il blocco navale e la cessione di Lampedusa all’Africa. “Ci rendiamo conto di quanto quell’isola ci è costata negli ultimi vent’anni? Non parlo solo di soldi ma di qualità della vita. Se allontanare i confini serve a far tribolare i trafficanti, allora ben venga”, dice. Poco cambierebbe, secondo il signor Ghidelli, se Salvini tornasse al ministero dell’Interno. “Può starci chiunque al Viminale, ma non può cambiare qualcosa ma se ha tutti contro. Il problema è questa Europa sinistroide, che sta facendo di tutto per metterlo in ridicolo il nostro governo.Ci stiamo facendo invadere come l’ultima Repubblica delle banane. Per fortuna tra pochi mesi l’Europa sarà in mano alla destra e la musica finalmente cambierà”. 

“La Lega potrà fare qualcosa se cambieremo qualcosa a Bruxelles, è da là che viene l’ordine”, dice Gigi, leghista bergamasco, che dal 1990 non ha mai saltato un raduno di Pontida. In testa indossa un cappello puntellato delle stellette delle varie edizioni e in mano ha un numero di ‘La Padania’ del 2022. Il titolo in prima pagina è “Aiutateci a fermare i clandestini”. “Eravamo profeti”, osserva Gigi. 

Per Ciso, 72enne della Franciacorta, iscritto alla Lega da 13 anni e venuto a Pontida con una lunga barba tinta di verde “bisogna avere una nave pronta che, appena i migranti arrivano, li carica e li riporta indietro. La gente non capisce il costo che rappresentano, quando siamo già in crisi noi”. Il problema in particolare sono i minori non accompagnati. “Dicono che sono bambini a 17 anni e gli danno 100 euro al giorno. Non va bene”. Per Ciso “la Lega per governare dev’essere unico partito. Anche facendo gli accordi con gli alleati, c’è sempre qualcuno che dice ‘no'”. 

Se i migranti è un tema su cui il ‘pratone’ di Pontida è coeso, non è altrettanto per il Ponte sullo Stretto di Messina. La delegazione della Lega calabrese si è presentata sul ‘pratone’ con delle maglie con scritto ‘Ponte sì’, ma molti militanti padani non sono d’accordo. “Penso sia più utile fare bretelle e tangenziali al Nord che è il motore d’Italia. Non si può essere in coda a Bergamo e Brescia e fare un ponte su uno stretto inutile”.