(Adnkronos) – Piazza Pia, il caos aspettando il Giubileo. “Settanta milioni per togliere un semaforo”, commenta amaramente un passante intento a fare lo slalom tra macchine in fila e turisti in posa per scattare un selfie con la Basilica di San Pietro alle spalle. “Sono tornata ieri dalle vacanze e qui è un disastro”, si lamenta una residente mentre attraversa via della Conciliazione, stringendo insofferente il guinzaglio del suo cane. “Siamo abituati al traffico ma così è davvero difficile anche svolgere il nostro lavoro”, denuncia un tassista bloccato tra un semaforo e una paletta della Polizia Municipale che gli fa segno di arretrare su Ponte Vittorio Emanuele II. Da Piazza Pia, passando per il lungotevere in Sassia la denuncia di commercianti, passanti e residenti è pressoché unanime: “La situazione è insostenibile”. Nello storico tratto situato tra Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione sono partiti lo scorso 22 agosto i lavori di riqualificazione e pedonalizzazione in vista del Giubileo 2025, che prevedono anche, entro dicembre 2024, un nuovo sottovia che collegherà la strada dall’altezza del Passetto al sottovia in Sassia.
Per l’intervento è previsto un fondo complessivo di 70 milioni di euro. “Se li potevano risparmiare”, commenta un’automobilista di passaggio, “se li davano a me glieli facevo in due settimane, altro che dicembre”, si aggrega un altro. La richiesta fatta ai romani dall’amministrazione capitolina era stata “di avere pazienza”, ma per la maggior parte delle persone la situazione, appena tre settimane dopo l’inizio dei lavori è già diventata molto difficile. “Ieri sera c’è stato un incidente proprio qui e per spostare le macchine hanno impiegato mezz’ora”, denuncia un altro tassista che poi aggiunge: “Ma questi lavori non potrebbero farli di notte?”. Il traffico, già presente in quel tratto di strada – parliamo di un tratto percorso da una media di 3mila veicoli l’ora – è aumentato ulteriormente, causando disagi e rallentamenti. “E questo è niente – dichiara il proprietario di un’edicola nei pressi di via della Conciliazione – voglio vedere come evolverà man mano che riapriranno tutte le scuole e si tornerà a lavorare a pieno regime. Per non parlare poi dello smog, per chi lavora all’aperto come noi l’aria, in questa zona, è diventata irrespirabile”.
L’AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA RISPONDE – Non si fa attendere la replica all’Adnkronos dell’Amministrazione capitolina: “Il traffico purtroppo nessuno se lo inventa e nessuno lo toglie, quelle sono le strade con le quali ci dobbiamo confrontare”, osserva l’assessore alla Mobilità della giunta di Roma Capitale Eugenio Patanè. “Stiamo monitorando la situazione quotidianamente e non intendo una volta al giorno ma parlo di un check che facciamo ogni due ore per vedere come va la mobilità in tutto il quadrante. Un lavoro che stiamo facendo con i vigili urbani, 52 gli operatori distribuiti sui diversi incroci; abbiamo anche tolto il trasporto pubblico, l’abbamo ridotto facendo sì che tutte le più grandi applicazioni di traffico e trasportistica, da Google Maps a Waze, riportassero immediatamente la situazione”.
I disagi però permangono, molte persone denunciano di aver riscontrato criticità nel raggiungere l’Ospedale Santo Spirito in Sassia, ‘investito’ in pieno dai cambiamenti alla viabilità. “L’altro giorno l’ambulanza era praticamente bloccata”, spiega una signora in attesa dell’autobus a Piazza della Rovere. “E’ chiaro che in una città come Roma, finire imbottigliati nel traffico è una circostanza all’ordine del giorno, però con questi lavori si sta passando il segno”. “Davanti al Santo Spirito abbiamo tolto la sosta delle auto per migliorare la fluidità del traffico – controbatte ancora Patanè – abbiamo tolto con delle transenne tutte quelle auto che venivano parcheggiate in via della Traspontina e sul Lungotevere, lasciando il posto per i disabili, apportando dunque delle migliorie. Tutto quello che potevamo fare l’abbiamo fatto, per i miracoli ci stiamo attrezzando”. C’è anche chi la prende con filosofia: “Se serve a fa’ diventà sta città ancora più bella, allora ce dovemo stà…”, cerca di consolarsi un passante.
I CAMBIAMENTI ALLA VIABILITA’ NELLA ZONA – Ma com’è cambiata la viabilità in questo tratto di strada sempre così trafficato? Con la chiusura di piazza Pia, il traffico in arrivo dal lungotevere Prati per raggiungere di nuovo il lungotevere ha subito diverse modifiche. In primis, la viabilità su Ponte Vittorio Emanuele II è diventata a doppio senso di marcia; su via della Traspontina e via San Pio X è stata invertita la direzione di marcia. Le due strade ora sono percorribili direzione lungotevere e Ponte Vittorio; da piazza Adriana è stata inserita una svolta obbligatoria a destra verso via delle Fosse di Castello; da via delle Fosse di Castello svolta obbligatoria a sinistra su via di Porta Castello; da via di Porta Castello si prosegue dritto, si attraversa via della Conciliazione, per prendere via di San Pio X; al termine di via San Pio X si può svoltare a destra per proseguire sul Lungotevere in Sassia, oppure proseguire su ponte Vittorio Emanuele II.
Inoltre, diversi autobus hanno subito deviazioni: la linea 40 dal 4 settembre non avrà più il capolinea a Borgo Sant’Angelo, mentre la 62 ha trasferito il terminal da via della Traspontina alla stazione San Pietro. La linea 23 in arrivo dal capolinea di piazzale Clodio, la 280 da quello di piazza Mancini, la 982 in direzione del capolinea di viale dei Quattro Venti e la n3s in arrivo dal capolinea di piazzale Ostiense, percorrono via di Porta Castello, via della Traspontina e via San Pio X. La linea 23 in arrivo da largo Murialdo, la 982 in direzione di viale XVII Olimpiade e la n3d da piazzale Ostiense, deviano su lungotevere Altoviti e Tor di Nona, Ponte Umberto I, piazza dei Tribunali, via Triboniano, piazza Adriana. La linea 62, in arrivo dalla stazione Tiburtina, una volta giunta a Ponte Vittorio Emanuele prosegue per lungotevere in Sassia, piazza della Rovere, galleria Pasa, via di Porta Cavalleggeri, via del Crocifisso, via Innocenzo III sino alla stazione San Pietro, nuovo capolinea, come si legge sul sito di ‘romamobilità’.
(di Chiara Capuani)