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Giorgio Napolitano / Oggi i funerali alla Camera

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Ultimo saluto in forma laica e funerale di Stato per il presidente emerito Giorgio Napolitano, morto venerdì scorso a 98 anni, oggi martedì 26 settembre a Montecitorio. Le esequie sono state trasmesse in diretta televisiva su Rai 1 e un maxi schermo è stato allestito davanti al Colonna Palace Hotel in piazza Montecitorio.

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I banchi del governo sono al completo. Alla spicciolata, i ministri hanno preso posto tra gli scranni. Il primo è stato Matteo Salvini, poi l’altro vice premier Antonio Tajani e via via i colleghi Guido Crosetto, Francesco Lollobrigida, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio, Adolfo Urso, Gilberto Pichetto-Fratin, Lucà Ciriani, Anna Maria Bernini, Raffaele Fitto, Giancarlo Giorgetti e tutti gli altri. La premier Giorgia Meloni, intanto, è a Montecitorio.

Dalle 10 di stamattina è iniziata la coda di esponenti politici e ministri per entrare alla Camera per la celebrazione. Fra i primi ad arrivare, Massimo D’Alema, Walter Veltroni, Beppe Sala, i ministri Giorgetti, Piantedosi, Bernini.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunta a Montecitorio intorno alle 10.45. Pochi minuti dopo è arrivato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Presenti alla cerimonia anche il capo dello Stato francese Emmanuel Macron, arrivato a Montecitorio, intorno alle 11.20, e il presidente della Repubblica di Germania Frank Walter Steinmeier (che siedono in poltrone disposte a semicerchio al centro dell’Aula).

Quella di oggi è una prima volta per un funerale nell’Aula di Montecitorio, mentre non è la prima volta che si svolgono esequie di Stato laiche di rappresentanti delle istituzioni. Prima di Napolitano a scegliere il rito laico furono gli ex presidenti della Camera Nilde Iotti e Pietro Ingrao, i cui funerali furono celebrati all’aperto, in Piazza Montecitorio. Per Iotti il 5 dicembre del 1999 tra chi prese la parola ci fu lo stesso Giorgio Napolitano.

Il cerimoniale per i funerali di Stato ha un protocollo molto rigido. L’ufficialità della cerimonia funebre – come si legge sul sito del governo – prevede: il feretro contornato da sei carabinieri in alta uniforme, o appartenenti allo stesso Corpo dello scomparso; onori militari al feretro all’ingresso del luogo della cerimonia e all’uscita; la presenza di un rappresentante del governo; un’orazione commemorativa ufficiale; altri adempimenti eventualmente disposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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La formula del funerale laico non prevede invece una particolare procedura, ma viene concordata con le persone vicine allo scomparso. Al momento sembra assodato che prenderanno per primi la parola, per circa tre minuti, i presidenti dei due rami del Parlamento, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, seduti sugli scranni della presidenza, come capita nelle sedute comuni di Camera e Senato. A seguire interventi leggermente più lunghi per gli altri oratori scelti dalla famiglia di Napolitano: Anna Finocchiaro, Gianni Letta, Giuliano Amato (che chiude) Paolo Gentiloni e il cardinale, e biblista, Gianfranco Ravasi. A intervenire anche il figlio di Napolitano Giulio e la venticinquenne nipote Sofia, figlia di Giovanni, l’altro figlio dello scomparso.