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RSA / La Toscana aumenta la quota pubblica regionale

Lorenzo Ottanelli
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Un impegno che era stato preso e che adesso viene mantenuto. Lo dicono in coro Giani e Spinelli, rispettivamente presidente e assessora alla sanità della Regione Toscana.

La quota pubblica destinata alle residenze per anziani non autosufficienti è stata aumentata. L’obiettivo è sostenere economicamente le famiglie e le RSA, ma anche sviluppare i servizi a beneficio della popolazione anziana.

La Giunta regionale si è impegnata ad un aumento progressivo delle quota sanitaria destinata alle Rsa. L’incremento giornaliero sarà di: 2 euro dal 1° luglio 2023 (retroattivo); 1,60 euro dal 1° gennaio 2024; 1,50 euro dal 1° gennaio 2025.
Da subito il contributo regionale per le RSA aumenterà di 60 euro al mese per ciascun ospite.

L’Intesa alla base della delibera era stato firmato da Giani con alcune associazioni di categoria. Ta queste: Agespi, Arat, Arsa, Aret, Anaste, Uneba, Confcooperative Federsolidarietà Toscana. Ma anche Legacoop Toscana, Agci, Aiop Rsa Toscana, Diaconia Valdese-Csd.

“L’aumento del contributo pubblico alle Rsa e ulteriori future iniziative, sviluppate in collaborazione con i gestori, potranno fare la differenza. In questi anni di pandemia la Giunta è intervenuta più volte a sostegno delle Rsa, misure di ristoro che hanno ridotto i problemi di tenuta economica delle strutture. Abbiamo scelto di intervenire oggi in maniera più strutturale, per garantire la qualità della vita dei nostri anziani e di coloro che non sono autosufficienti. Questo obiettivo per noi è prioritario e credo che per raggiungerlo la sinergia tra pubblico e privato sia determinante”, ha detto Eugenio Giani.

“Queste maggiori risorse saranno così suddivise: 4 milioni di euro già per quest’anno, che diventeranno oltre 16 nel 2025. L’impegno della Regione – aggiunge l’assessora Spinelli – riguarda la ridefinizione dei modelli e il rafforzamento dei percorsi di assistenza alle persone anziane non autosufficienti”.