Il quadro macro-economico, secondo Aia-Federalberghi è tale da indurre a pensare che i dati negativi di inizio anno possano caratterizzare anche i mesi a venire.
”Se nel 2012 nonostante le difficoltà il bilancio rispetto all’anno precedente e’ arrivato quasi a raggiungere l’equilibrio, registrando una perdita di arrivi e presenze ma non tale da creare allarme, il 2013 rischia di vedere un calo considerevole – spiega il presidentedi Aia-Federalberghi Firenze, Francesco Bechi – La sofferenza e’ diffusa e accomuna tutti gli alberghi, senza particolari differenze dovute alle stelle”. E ”come se non bastasse, al rallentamento del turismo leisure si accompagnano le difficoltà del turismo congressuale, che paga la carenza di risorse a disposizione e che si traduce in un calo del numero degli eventi – aggiunge Bechi -. La marcia di avvicinamento alla Pasqua è molto lenta per quanto riguarda le prenotazioni, e facendo un calcolo ponderato si potrebbe prevedere una flessione delle presenze del 5% rispetto allo scorso anno, ma con flessione maggiore per i fatturati. Sia per la crisi che per questioni di calendario. Meglio potrebbe andare per i ponti di primavera, soprattutto se almeno le incertezze politiche si fossero risolte. Quelle italiane e non solo. Altrimenti c’è da pensare che di turisti italiani quest’anno se ne vedranno molto pochi”.