Continua la battaglia a distanza tra Gian Luca Lazzeri, esponente di più Toscana, e l’assessore regionale alla sanità Luigi Marroni iniziate in occasione del caso Sofia e continuate sull’inchiesta effettuata dal consigliere sui bandi dirigenziali super stipendiati rilasciati dalle Asl. Oggi nel mirino del capogruppo di più Toscana c’è la comunicazione dell’assessore Luigi Marroni sulle tre interrogazioni presentate oggi in consiglio (fra cui l’interrogazione orale 809 presentata da Più Toscana) sull’avanzamento della riforma del sistema sanitario toscano.: “L’Assessore gioca ancora a carte coperte – spiega – e la mancanza di numeri e dati che supportino lo stato di evoluzione della riorganizzazione sanitaria toscana ne è la riprova. La prima bozza dell’Assessorato Marroni per la riorganizzazione sanitaria toscana è datata 25 ottobre 2012, la seconda con la delibera 1235 del 28 Dicembre 2012. oggi siamo al 27 Marzo 2013 è ancora permane un silenzio assordante sulle sorti di posti letto, presidi sanitari e tagli ai servizi. Non si sa quanti sono i letti sotto utilizzati, quanti ne saranno tagliati e in quali aziende ospedaliere. Siamo ancora all’oscuro di dove saranno le centrali del 118 e di come si organizzerà l’emergenza urgenza sul territorio. Tutto quello che ci è dato sapere è solo che la responsabilità cade tutta sulle Aree Vaste e che saranno loro a riorganizzare la sanità. Ma la cosa più evidente e negativa – conclude Lazzeri- è l’assoluta autoreferenzialità di questa relazione in cui si enuncia sinteticamente quello che si vuole fare ma non si dice niente sugli effetti reali sull’utenza. Pare insomma che non si voglia rinunciare ad un servizio sanitario strumento di gestione del potere politico, in questa regione da sempre nelle mani di un unica forza.