Costretta per quattro anni a chiedere l’elemosina in strada a Firenze, ieri si e’ lasciata convincere dagli agenti della municipale a rifugiarsi in un centro di accoglienza, sfuggendo cosi’ al suo aguzzino. E’ la storia di una romena di etnia rom di 24 anni, disabile. Il suo aguzzino, un connazione ventiquattrenne senza fissa dimora, l’ha raggiunta nei pressi della casa di cura e l’ha aggredita ferendola a una mano, ma e’ stato arrestato dalla polizia con l’accusa di estorsione continuata. Secondo quanto riferito, la giovane chiedeva l’elemosina ai semafori nella zona di viale Belfiore e viale Fratelli Rosselli. In passato era stata avvicinata da pattuglie della polizia municipale, che le avevano proposto piu’ volte di rivolgersi ad un centro di accoglienza in via Sant’Agostino, nel centro diFirenze, dove ieri la ragazza ha acconsentito a farsi accompagnare. Qui pero’ e’ stata raggiunta dal romeno, a cui in passato aveva parlato della possibilita’ di trasferirsi nel centro. L’uomo, approfittando di un momento in cui lei era uscita per andare ad acquistare alcuni generi di prima necessita’, l’ha aggredita: infuriato per non averla trovata a chiedere l’elemosina, l’ha colpita al volto e alle mani, causandole contusioni guaribili in quattro giorni. La polizia, intervenuta su segnalazione del personale del centro, l’ha identificato e arrestato. Secondo quanto emerso, il malvivente, che l’aveva convinta a venire in Italia con la promessa di guadagni futuri, e forse dietro pagamento di una somma iniziale alla famiglia, la costringeva a elemosinare, minacciando di morte lei e la sua famiglia in Romania, composta da sua madre, le sue sorelle e la sua figlioletta. In un giorno la giovane disabile poteva raccogliere diverse centinaia di euro. I soldi, secondo quanto dichiarato dalla vittima, andavano in parte all’arrestato e in parte, circa 150 euro al giorno, ad una terza persona.