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Usa-Cina, Pechino si impegna a cooperare sulle droghe: che cos’è il Fentanyl

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(Adnkronos) – Il Fentanyl è stato uno dei principali argomenti al centro del vertice di San Francisco, tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente cinese, Xi Jinping. E gli Usa hanno incassato un primo risultato utile: l’impegno di Pechino a lottare contro le esportazioni illegali dell’oppioide sintetico a basso costo 50 volte più potente dell’eroina che miete decine di migliaia di vittime ogni anno in Usa e a frenare l’esportazione delle sostanze necessarie a produrlo. La Cina, infatti, al termine del summit, si è impegnata a creare un gruppo di lavoro per aumentare la cooperazione nella lotta contro le droghe. Ma che cos’è il Fentanyl? 

Il fentanyl, o fentanil, è la molecola più diffusa, tra i nuovi oppioidi sintetici che da anni fanno strage oltreoceano: nel solo 2022 negli Usa si sono registrati oltre 110mila decessi per overdose, il 66% dei quali causati da oppioidi sintetici. Per avere un termine di paragone, nell’intera guerra del Vietnam hanno perso la vita 58.220 americani. Nell’Ue, come ha sottolineato recentemente la commissaria europea agli Affari Interni Ylva Johansson, il fentanyl è ancora presente su scala molto ridotta, ma viene prodotto anche in Europa. L’anno scorso le forze di polizia europee hanno sequestrato in Europa circa 400 laboratori, in grado di produrre soprattutto metanfetamine, ma anche fentanyl. In un caso, in Lettonia, sono stati sequestrati circa 5 kg di fentanyl, una quantità sufficiente per “uccidere 2,5 milioni di persone, più della popolazione” dell’intera Lettonia, aveva spiegato. Il fentanyl è molto più potente dell’eroina ed è infinitamente più facile da trasportare, perché ne bastano quantità ridotte. E per produrlo non servono né campi di papavero, né piantagioni di coca nascoste nella Selva amazzonica: basta avere i precursori chimici, dei quali l’industria cinese è il primo produttore mondiale. 

Il fentanyl, spiega la Dea americana, è un potente farmaco oppioide sintetico approvato dalla Food and Drug Administration per l’uso come analgesico (sollievo dal dolore) e anestetico. È circa 100 volte più potente della morfina e 50 volte più potente dell’eroina come analgesico. Sulla strada negli States viene chiamato con vari nomi: Apache, China Girl, China Town, Dance Fever, Friend, Goodfellas, Great Bear, He-Man, Jackpot, King Ivory, Murder 8, Poison e Tango & Cash. Viene sniffato, annusato, fumato, assunto per via orale tramite pillole o compresse, messo su carta assorbente o cerotti, venduto da solo o in combinazione con eroina e altre sostanze. E’ stato identificato in pillole contraffatte, che imitano farmaci come l’ossicodone. 

Al pari di altri analgesici oppioidi, il fentanyl produce effetti come rilassamento, euforia, sollievo dal dolore, sedazione, confusione, sonnolenza, vertigini, nausea e vomito, ritenzione urinaria, costrizione pupillare e depressione respiratoria. L’overdose può causare stupefazione, alterazioni delle dimensioni della pupilla, pelle umida, cianosi, coma e insufficienza respiratoria, che porta alla morte. La presenza di tre di questi sintomi quali coma, pupille puntiformi e depressione respiratoria “suggerisce fortemente un’intossicazione da oppioidi”, segnala la Dea. 

Lo sbarco del fentanyl nel Vecchio Continente è segnalato anche dall’Emcdda, l’osservatorio Ue sulle tossicodipendenze. Ha già cominciato a mietere vittime, per ora soprattutto nel Nord Europa. Il rapporto 2023 informa che segnali recenti, provenienti soprattutto dai Paesi Baltici, suggeriscono una maggiore disponibilità e danni (inclusi decessi indotti dai farmaci) collegati a queste sostanze, in particolare al derivato del fentanyl carfentanyl e al potente gruppo di oppioidi benzimidazolici , che comprende farmaci come isotonitazene, protonitazene e metonitazene. Gli oppioidi sintetici, ricorda l’Emcdda, sono spesso molto potenti, il che significa che una piccola quantità può essere sufficiente per produrre un gran numero di dosi da strada e può comportare un aumento del rischio di avvelenamento, potenzialmente letale. Gli oppioidi sintetici, continua l’Emcdda, sono stati collegati a decessi indotti dalla droga, con recenti rapporti provenienti da Estonia e Lituania che indicano che questi farmaci ora rappresentano una quota “significativa” di decessi per overdose in questi Paesi. Nuovi dati preliminari del 2023 indicano che la mortalità legata agli oppioidi benzimidazolici “viene rilevata sempre più in Lettonia”, il che “rappresenta uno sviluppo preoccupante”. 

La diffusione degli oppioidi sintetici in Europa non dovrebbe essere presa sottogamba: negli Stati Uniti d’America nel 2022 sono morte oltre 110mila persone per overdose, in molti casi a causa di queste molecole che, essendo molto potenti, sono più difficili da dosare. Sono diventate la nuova ‘cash-cow’ dei cartelli di Sinaloa e di Jalisco, due tra le organizzazioni criminali più potenti del mondo: per i trafficanti, come ha detto il vicecapo della Dea George Papadopoulos in un’audizione alla commissione per la Sicurezza interna della Camera dei Rappresentanti, i margini di profitto sono immensi. Il fentanyl è il nuovo ‘oro bianco’ del cartello di Sinaloa, in particolare dell’ala dei ‘Chapitos’, i figli di Joaquìn Guzmàn Loera (Ivan Guzman Salazar, Alfredo Guzman Salazar e Ovidio Guzman Lopez), ‘el Chapo’, che sta scontando il carcere a vita nella prigione di massima sicurezza Adx di Florence, nel Colorado, detta l’Alcatraz delle Montagne Rocciose. Ai cartelli produrre una pillola contenente fentanyl costa appena “10 centesimi”, ma al dettaglio viene rivenduta ad un prezzo compreso tra “10 e 30 dollari”. Risultato, i cartelli messicani incassano “miliardi di dollari” grazie agli oppioidi sintetici. Senza neppure doversi preoccupare di piantare papaveri sulle montagne di Sinaloa.