Home ULTIM'ORA Israele-Hamas, massicci attacchi a Khan Younis e a Rafah. Gaza: “184 morti...

Israele-Hamas, massicci attacchi a Khan Younis e a Rafah. Gaza: “184 morti da fine tregua”

Adnkronos
171
0

(Adnkronos) – Ripresa con massicci attacchi, secondo le ultime notizie di oggi 2 dicembre, l’offensiva di Israele contro Hamas. L’esercito nella notte ha lanciato l’offensiva contro gruppi terroristici nel sud della Striscia di Gaza. 

Il Times of Israel ha scritto di “estese battaglie di terra” intorno alla città di Khan Younis, nella parte meridionale dell’area isolata. L’Idf ha riferito che alcuni dirigenti di Hamas si trovavano nella zona. 

Citando residenti della Striscia di Gaza, il quotidiano israeliano ha aggiunto che l’esercito israeliano ha lanciato volantini a Khan Younis invitando i residenti a fuggire a Rafah, nel sud, poiché la zona era pericolosa. Sono stati segnalati attacchi dell’Idf anche a Rafah. 

Funzionari del ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, affermano che 184 persone sono state uccise dalla ripresa delle ostilità ieri mattina. Secondo il ministero almeno altre 589 persone sono rimaste ferite e più di 20 case sono state colpite dalla fine della tregua. 

Le difese aeree siriane hanno respinto stamattina un attacco missilistico israeliano contro obiettivi nelle vicinanze di Damasco. Lo scrive Haaretz, citando i media statali siriani. 

“Il nemico israeliano ha effettuato un’aggressione aerea dalla direzione del Golan siriano occupato, prendendo di mira alcuni punti nelle vicinanze della città di Damasco”, ha riferito Sana, l’agenzia di stampa statale siriana, citando una fonte militare e aggiungendo che l’attacco ha causato solo danni materiali. 

Un funzionario israeliano ha detto al Wall Street Journal che Israele è disposto a prendere in considerazione future pause nella guerra a Gaza per consentire il rilascio del maggior numero possibile di ostaggi. Secondo il quotidiano americano, Israele “potrebbe negoziare mentre combatte. La tregua precedente è stata resa possibile grazie alla pressione della nostra operazione militare sul terreno”.