Alexey Navalny è vivo e sta bene. Il dissidente, oppositore di Vladimir Putin, dopo settimane di mistero è di nuovo tornato ‘visibile’: è in un carcere siberiano, nell’estremo nord della Russia. “Abbiamo trovato Alexey Navalny. Ora è (nella colonia penale) IK-3 nell’insediamento di Kharp”, scrive su X la portavoce Kira Yarmysh dopo che da giorni non si avevano notizie di Navalny. “Il suo avvocato lo ha visto oggi – aggiunge – Alexey sta bene”.
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Di Navalny, ora in questa colonia penale nell’estremo nord della Russia, a 2.000 chilometri da Mosca, non si avevano più notizie dal 6 dicembre. Si sapeva solo che non era più detenuto nella colonia Ik-6 nella regione di Vladimir. Il 18 dicembre Navalny – condannato a 19 anni di carcere per “estremismo” – non era comparso in collegamento video a un’udienza in tribunale nella cittadina di Kovrov, come aveva denunciato lo staff del dissidente, alimentando i timori per le sue sorti.
“Abbiamo trovato Alexei!”, scrive su X anche Ivan Zhdanov, collaboratore storico di Navalny. E denuncia come la cosiddetta colonia penale ‘Polar Wolf’ sia una delle più remote della Russia, come “lì le condizioni siano brutali”. Molto difficile raggiungere la zona, area di permafrost, e – sottolinea – non vengono consegnate lettere. Per Zhdanov è stato chiara sin dall’inizio la volontà di isolare il dissidente in vista delle elezioni presidenziali previste il 17 marzo in Russia.
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