Un raid delle forze israeliane nel nord di Gaza City effettuato stamattina presto ha ucciso almeno 33 persone e ne ha ferite decine. Lo riferisce al Jazeera. Nel nord di Gaza, secondo l’Onu, le cure mediche sono estremamente limitate, poiché nella zona non ci sono più ospedali pienamente funzionanti.
Le Idf hanno inoltre fatto irruzione in un centro di comando di Hamas e distrutto un deposito di armi a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza secondo le ultime news di oggi lunedì 15 gennaio sulla guerra Israele-Hamas. Le truppe hanno sequestrato fucili d’assalto, pistole, granate, giochi di ruolo e attrezzature subacquee appartenenti alle forze navali di Hamas, si legge in una nota dell’Idf.
Altri due depositi di armi sono stati distrutti dall’Idf a Khan Younis e altri depositi di armi sono stati trovati in vari edifici, inclusa la casa di un agente di Hamas.
Gli Houthi hanno lanciato un missile da crociera contro un cacciatorpediniere americano nel Mar Rosso meridionale, abbattendolo. Lo ha riferito il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) con un comunicato su X, spiegando che il missile è stato abbattuto vicino alla città portuale di Hodeidah, nello Yemen. Non si registrano vittime o danni.
Il portavoce degli Houthi Mohammed Abdulsalam ha descritto l’azione degli aerei ”nemici” come una palese violazione della sovranità nazionale dello Yemen.
Intanto Hamas ieri sera ha diffuso il video di tre ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza a 100 giorni dal loro sequestro. Nei filmati appaiono Noa Argamani 26 anni, Yossi Sharabi 53 e Iti Sabirsky 38. Lo riporta il sito di Haaretz che parla di ”guerra psicologica” da parte di Hamas e sceglie di non mostrare i video. Hamas ha aggiunto che il destino dei tre verrà svelato domani.
Noa Argamani era stata rapita dai miliziani al festival rave Supernova nel deserto del Negev. Il video del sequestro della studentessa israeliana, mentre in lacrime veniva separata dal fidanzato e gridava aiuto, era circolato nelle prime ore del massacro. Una clip di dieci secondi che ha fatto il giro del mondo, dove si vede la ragazza caricata sul retro di una moto e portata nella Striscia di Gaza.
Di molti degli ostaggi portati nella Striscia di Gaza il 7 ottobre ”non sappiamo nulla” e ”molto probabilmente molti di loro sono stati uccisi a causa dei bombardamenti israeliani”, ha dichiarato in un videomessaggio il portavoce delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, Abu Obeida. “Gli altri sono in pericolo e il nemico è responsabile del loro destino”, ha aggiunto.