Due delibere proposte dall’assessore regionale alla sanità Stefano Bezzini hanno dato l’incarico alle Asl. All’interno delle Case di Comunità si sperimenterà il servizio dello Psicologo di Base che affiancherà il medico di famiglia nell’assistenza psicologica primaria. In casi in cui la terapia dovesse essere più rilevante, allora indirizzerà verso uno specialista.
Con la prima delibera si è disposto il regolamento, con le modalità di iscrizione agli elenchi degli psicologi di base e la gestione degli incarichi. L’obiettivo è quello di sviluppare in modo omogeneo il servizio su tutto il territorio regionale e dare equa possibilità di accesso a tutta la cittadinanza.
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Adesso il regolamento viene trasmesso alla Commissione sanità del Consiglio regionale per il parere di competenza.
Nella seconda delibera, invece, la giunta dà incarico alle Asl di procedere alla realizzazione di un progetto di almeno diciotto mesi per l’avvio in fase sperimentale del servizio di psicologia di base.
In questo modo sarà possibile definire il fabbisogno di domanda, così da avere anche una fotografia delle caratteristiche che il servizio dovrà assumere. Il servizio sarà sperimentato nelle Case di Comunità già attive nei territori.
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Viene istituito, per monitorare il servizio in sperimentazione dello psicologo di base, anche un gruppo di lavoro regionale. In questo modo sarà più semplice valutare gli esiti del servizio e migliorarlo.
Ai lavori del gruppo parteciperanno i direttori dei dipartimenti di salute mentale, i responsabili delle Uoc di psicologia delle aree Toscana Centro, Sud Est e Nord Ovest, oltre al presidente dell’Ordine degli psicologi, i direttori dei dipartimenti di Medicina Generale e un referente di Estar, ente di supporto tecnico della sanità toscana.
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