(Adnkronos) – Gli attacchi in Mar Rosso “continueranno fin quando non finirà l’aggressione a Gaza”. Gli Houthi tornano a ribadirlo attraverso il negoziatore e portavoce dei ribelli dello Yemen, Mohammed Abdulsalam. “Le operazioni militari nel Mar Rosso colpiscono navi israeliane dirette in Israele – ha detto Abdulsalam in un’intervista al quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat – Gli attacchi continueranno fin quando non finirà l’aggressione a Gaza, fin quando non sarà revocato l’assedio e fin quando gli aiuti non arriveranno al nord come al sud di Gaza”.
Alla domanda se intendano avviare un dialogo per raggiungere un accordo con l’Occidente sul Mar Rosso, il portavoce ha risposto che “è in corso uno scambio di vedute con la comunità internazionale tramite la mediazione dei nostri fratelli dell’Oman”.
“Continueremo a stare al fianco del popolo palestinese oppresso – ha insistito – Se l’ingiustizia e l’assedio finiranno, finiranno senza dubbio le operazioni”, gli attacchi degli Houthi, che nel settembre del 2014 presero il controllo di Sana’a. “La nostra posizione resta immutata riguardo al sostegno alla popolazione palestinese”, ha ribadito.
E, in un velato riferimento alla Spagna che ha posto in precedenza il veto alla partecipazione Ue alla missione nel Mar Rosso, il portavoce ha parlato di “divergenze nella posizione internazionale da un Paese all’altro”, ma tuttavia “la posizione che prevale tra i Paesi del mondo è garantire la sicurezza della navigazione, che le loro navi non siano esposte a danni”.
“L’obiettivo degli attacchi è chiaro – ha detto ancora il portavoce degli Houthi – Sono una risposta alla situazione in Palestina, che rappresenta una minaccia per una pace regionale, araba e islamica”.
Una crisi che, ha affermato nell’intervista, resta distinta da quella interna yemenita, che rimane tra le più gravi emergenze al mondo. Abdulsalam ha parlato anche della “roadmap” per la pace in Yemen e di un incontro tra una delegazione di Sana’a con rappresentanti sauditi (che sostengono il governo yemenita riconosciuto dalla comunità internazionale), un’opportunità che ha “contribuito a superare i principali ostacoli”. E, ha sottolineato, il percorso verso la pace in Yemen “procede bene”.
Le parole del negoziatore e portavoce dei ribelli dello Yemen seguono quelle del loro leader, Abdul-Malik al-Houthi, che in un discorso tv aveva definito “evidenti” le perdite economiche “subite dal nemico a causa delle operazioni dello Yemen”.
“I movimenti delle navi israeliane si sono fermati completamente nello Stretto di Bab al-Mandab e nel Mar Rosso e questa è una nostra vittoria”, ha detto Abdul-Malik al-Houthi ed ha ribadito che “le operazioni continueranno finché persisteranno l’aggressione israeliana e l’assedio a Gaza”.