L’Ucraina ha rivendicato l’ennesimo attacco riuscito contro la flotta russa del Mar Nero, annunciando oggi, 26 marzo 2024, di aver colpito con un missile la nave anfibia ‘Konstantin Olshansky’ di cui i russi si erano impadroniti nel 2014 in Crimea. “Attualmente questa nave non è in grado di combattere”, ha detto il portavoce della Marina, Dmytro Pletenchuk. I russi avevano preso la Konstantin Olshansky, insieme a molte altre navi ucraine, quando avevano occupato la Crimea 10 anni fa. “Era stata rinnovata ed era pronta a essere usata contro di noi, per questo è stata presa la decisione di colpirla”, ha spiegato Pletenchuk.
Intanto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che ieri il presidente russo Vladimir Putin ha parlato della responsabilità di “estremisti islamici” nell’attacco a Mosca, senza tuttavia ‘scagionare’ l’Ucraina, ha riferito che è troppo presto parlare di una reazione della Russia rispetto a un potenziale coinvolgimento di Kiev nell’attentato di venerdì scorso al Crocus City Hall. “Un’indagine è ancora in corso – ha detto Peskov alla Tass, rispondendo alla domanda se il presunto coinvolgimento di Kiev potrebbe avere conseguenze sulla disponibilità di Mosca ad avviare negoziati – Non sarebbe corretto fare speculazione in questo momento”.
“Qualsiasi provocazione va eliminata con la forza delle armi”. Queste le parole del leader bielorusso, Aleksandr Lukashenko, riportate dall’agenzia BelTa. “Non si scherza – ha incalzato – Chi viola il confine di Stato dovrebbe essere distrutto, senza scrupoli”.- “Capiscono solo la forza”, ha aggiunto ancora Lukashenko durante una visita nel distretto di Oshmyany, nella regione di Grodno (Hrodna), al confine con Polonia e Lituania, dove ha ispezionato le truppe.