Professionisti in giacca e cravatta, con il cuore da ultra’. Il daspo non e’ solo una prerogativa di accesi animi della curva. La dimostrazione arriva da Firenze dove il questore Francesco Zonno ha emesso oggi quattro provvedimenti di divieto di partecipazione alle manifestazioni sportive per quattro fiorentini che domenica scorsa sono stati coinvolti nella contestazione all’ad rossonero Adriano Galliani durante l’incontro Fiorentina-Milan. Hanno 50 e 52 anni, sono un commerciante e un professionista attualmente all’estero per lavoro, i due tifosi colpiti piu’ severamente: non potranno partecipare a manifestazioni sportive per tre anni. Entrambi sono stati denunciati anche per violazione delle legge sulla violenza negli stadi: uno per aver lanciato oggetti verso l’ad mentre abbandonava la tribuna delle autorita’ e l’altro per aver scavalcato il muretto che divide la tribuna dal palco delle autorita’. Gli altri due identificati dalla digos sono stati sottoposti a daspo per un anno: sono Luciano Pedini, ex presidente della Pallacanestro Firenze-Neutro Roberts di 72 anni e un ristoratore di 44 anni, molto conosciuto a Firenze perche’ titolare di un locale del centro storico. ”Gli ho gridato: Vai via, vai via. Ma non ho fatto nulla di piu’. E poi su, non era per minacciarlo, figuriamoci: avevo capito la situazione, era un consiglio. Galliani lo conosco da tempo. Prima della partita ci siamo pure salutati”, ha raccontato l’ex dirigente di basket. Nelle foto e’ immortalato vicino a Galliani, mentre un poliziotto in borghese cerca di allontanarlo. I suoi avvocati, Nino Davirro e Fabio Colzi, annunciano ricorso al Tar. ”Il ricorso – hanno spiegato i due legali – e’ per chiedere, intanto, una sospensiva del provvedimento. L’udienza dovrebbe esserci fra qualche mese. Poi chiederemo al tribunale di entrare nel merito, per ottenere l’annullamento del daspo”. Per quella giornata, la Fiorentina dovra’ pagare un’ammenda di 20 mila euro per cori razzisti partiti dagli spalti dei tifosi viola nei confronti di due giocatori rossoneri.