Scesa in campo da qualche mese, con già qualche cartellone elettorale in cui dichiarava la sua Firenze al Centro. Oggi Cecilia del Re ha deciso: si candida da sola, senza l’appoggio di Montanari e senza Italia Viva.
Firenze Democratica, quindi, va da sé. Molto vicina a Stefania Saccardi, ma anche sul Piano Operativo votato in consiglio comunale qualche settimana fa non c’è stato accordo. Del Re e compari hanno votato contro, Italia Viva no. E così l’idea di Firenze si divarica e i presupposti per un’alleanza duratura si slacciano. Mentre col Pd, ormai, gli accordi sono impossibili.
Tomaso Montanari cercava di mettere insieme tutte le forze della sinistra, una grande prova di coraggio, che doveva fare i conti con i veti incrociati. Nessuna meraviglia, quindi, che Sinistra Ecologia e Libertà abbia messo il veto sulla candidatura di Cecilia del Re, come da lei sostenuto. Forse a rendere i perplessi quelli a sinistra sono gli interessi sulle grandi opere dell’ex assessora. Chissà, in fondo da principio erano distanti, con Montanari.
Unica speranza da centrosinistra dei giallo-viola di Firenze Democratica sembra quella di non voler appoggiare Eike Schmidt, il grande candidato della destra a Palazzo Vecchio, in un probabile ballottaggio. Fosse anche solo per la sua idea contraria alla Tramvia, che, ricordiamo, Del Re sognava anche al Duomo. Si ventila quindi un appoggio esterno a Sara Funaro, che difficilmente però diventerebbe forza di maggioranza in Consiglio, più probabile un’opposizione responsabile.
E ora a sinistra sono ben 4 gli sfidanti di Eike Schmidt per Firenze 2024 l’8 e il 9 giugno. Forse un po’ troppi. Sarà lo spirito dei tempi?
Firenze 2024 / Il caos dei candidati sindaci | La Gazzetta di Firenze