Federalberghi Toscana piange. Non si lamenta solo per i difetti delle amministrazioni locali, ma fa anche autocritica, l’importante è ripartire tenendo presenti gli erriri fatti che si sono acuiti con il tempo della crisi. ”Le destinazioni turistiche della nostra regione hanno perduto di competitivita’ sul mercato interno, ma anche rispetto ad alcuni mercati tradizionali, che in termini quantitativi non sono stati ancora sostituiti da nuovi mercati”. Lo ha affermato Paolo Corchia, presidente di Federalberghi Toscana, nella sua relazione all’assemblea dell’associazione oggi a Firenze. Secondo Corchia ”errori sono stati commessi” anche da parte degli albergatori, avendo ”perduto competitività nella qualita’ delle nostre strutture ricettive”, ma ”sono stati commessi anche sul versante pubblico”, come l’Iva sulle prestazioni alberghiere superiore a quella dei competitor, i costi elevati per l’organizzazione di eventi e convention, e da parte delle amministrazioni locali la permanenza di carenze infrastrutturali. Il presidente regionale di Federalberghi ha quindi indicato alcuni obiettivi da perseguire: revisione della promozione dell’offerta, riqualificazione delle strutture e supporto agli investimenti privati, miglioramento delle professionalita’ e delle competenze.