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Regina Schrecker madrina della 3° edizione della Fiera del Libro di Vietri sul mare

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di Rebecca Belli

Dopo la giornalista RAI Vittoriana Abate ed Elena Tempestini, giornalista storica fiorentina, quest’anno sarà Regina Schrecker, top model, stilista, icona di bellezza ed eleganza senza tempo, la madrina della 3° edizione della “Fiera del libro di Vietri sul Mare”. La sua innata eleganza, abbinata alla sua cultura “mitteleuropea”, che ha riversato a piene mani nelle sue creazioni, ne fanno un personaggio culturale di livello mondiale. Amante della Costa d’Amalfi, ed in particolare di Vietri sul mare, ama la ceramica vietrese, ed i suoi grandi interpreti. Regina Schrecker sarà a Vietri sul mare per tutto il periodo della fiera, dal 24 al 26 maggio e sarà protagonista di un incontro culturale curato da due giornaliste fiorentine, la nostra Elisabetta Failla ed Elena Tempestini, sabato 25 maggio alle ore 20.30 dal titolo “come la cultura ha influenzato l’arte e la moda in Italia e nel mondo”. Quella stessa sera, inoltre Regina Schrecker riceverà un premio in ceramica offerto dalla Città di Vietri sul Mare e realizzata dal M° Francesco Raimondi.

Regina Schrecker fin da ragazza è stata molto sensibile alla cultura e all’arte. Già quando lavorava come modella conobbe a New York Andy Warhol, il famoso artista della Pop Art. L’incontro fu casuale e avvenne alla fine degli anni ’70 a The Factory, come si chiamava lo studio di Warhol, e nacque una bellissima amicizia. Quando all’inizio degli anni ’80 Regina Schrecker decise di diventare stilista, l’artista la sostenne in questa sua idea di passare da essere “oggetto di altri” a diventare “soggetto della sua vita professionale” apprezzando poi le sue creazioni. Nell’ottobre del 1983 a Milano Andy Warhol partecipò alla sfilata della stilista e alla cena che seguì nel famoso ristorante El Toulà. Arrivò insieme ad un altro celebre artista, Jean Michel Basquiat, che regalò a Regina un suo ritratto-caricatura eseguito con le matite per gli occhi e il suo rossetto su un piccolo piattino del ristorante.

Sempre nel 1983 Regina è a New York e ritrova Andy Warhol, di cui è stata anche sua musa ispiratrice. In quella occasione l’artista le dedica una straordinaria coppia di ritratti, diventate “icone” della sua griffe, e la fotografa per la copertina della rivista “Interview”. Nel 1985 crea il suo profumo con l’iconica bottiglia creata da Arnaldo Pomodoro dalla forma triangolare che ricorda la piramide di Cheope. Negli anni ’90 si dedica ai mercati emergenti, ai paesi dell’Est e dell’Oriente: traghetta il Made in Italy in Russia, Giappone, Cina fino alla Mongolia.

Regina Schrecker si è dedicata alla realizzazione delle sue collezioni della linea sposa, presentate durante le più importanti Bridal Fashion Week internazionali, della nuova collezione di Bijoux (2015) e della nuova linea Make-up, lanciata nel 2016. Sempre attiva anche nel mondo dell’arte e del teatro, ha realizzato i costumi di scena per il “Rigoletto” di Verdi al Teatro Carlo Felice di Genova (2013) e ha esposto la sua opera “Out of the Mirror” al Museo d’Arte Contemporanea Italiana in America (Palazzo Merati), in concomitanza con la 55ima Biennale di Venezia (2013). Il 2017 è stato un anno ricco di successi. A lei viene dedicata la mostra “Once upon a time – Le Spose di Regina Schrecker alla Corte dei Gonzaga”, al Palazzo Ducale di Mantova, partecipa con i suoi costumi alla messa in scena di “Madama Butterfly” a Seoul con la Sugi Opera Company, entra a far parte della giuria della XI Florence Biennale (Firenze, Fortezza da Basso), ruolo che ricopre ancora oggi.

Nel 2020 Regina Schrecker ha poi compiuto un gesto di grande solidarietà realizzando il “Foulard d’Autore”, un omaggio dedicato al personale medico e paramedico che durante la terribile fase della pandemia su tutto il territorio nazionale ha messo a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri. Ha infatti donato questo foulard al personale sanitario di molti ospedali italiani a partire dallo Spallanzani di Roma e da quello di Lodi, i primi ad intraprendere la lotta contro il Covid-19.

Nel 2021, in occasione di Dantedì – settecentenario della morte di Dante Alighieri, la stilista ha celebrato il Sommo Poeta con abiti dedicati a tre protagoniste della Divina Commedia: Francesca da Rimini (V canto dell’Inferno), Pia de Tolomei che si incontra nel Purgatorio e Beatrice che accompagna Dante nell’ultima parte del suo viaggio in Paradiso. Abiti che ancora oggi stanno avendo molto successo in numerose mostre in giro per l’Italia.

Lo scorso ottobre 2023 a Villa Morosini a Polesella, in provincia di Rovigo, è stata inaugurata la mostra che ha l’amicizia tra Regina Schrecker e Andy Warhol tra moda e pop art. In “Regina Schrecker e Andy Warhol, Fashion e Pop Art in Villa Morosini”, inaugurata alla presenza di Vittorio Sgarbi, sono stati esposti i due quadri che il grande artista regalò alla stilista, il piattino con il suo ritratto-caricatura eseguito da Jean Michel Basquiat al ristorante El Toulà e una selezione di abiti da sposa e gli abiti da sera che hanno raccontato sia il suo percorso professionale nel mondo della moda coniugato con quello dell’arte.

Sempre lo scorso ottobre, nello splendido Palazzo Doria Pamphilj a Roma, Regina Schrecker ha presentato la sua nuova collezione di profumi ispirata alle Carte di Corte. I tre nuovi profumi sono racchiusi in un’originale packaging che si ispirano proprio a queste carte dove si trovano la dama, Queen of Hearts, il re, King of Hearts e il Jack, the Rainbow of Hearts. La capsule collection e il loro stesso packaging evocano esoterismo e mistero che ogni profumo indossato deve emanare. I componenti floreali dei tre profumi sono i frutti preziosi della natura, la struttura olfattiva è opera di un raffinato lavoro di ricerca e studio di esperti del settore, le confezioni sono sofisticate scelte industriali, l’iconografia, che dà armonia al tutto, è creazione di Regina Schrecker. I profumi sono tutti e tre davvero accattivanti, misteriosi e affascinanti.  Al naso mostrano eleganza, avvolgenza, morbidezza, freschezza. Tre profumi diversi, ovviamente, ma che raccontano molto della loro creatrice.