Guerra di droni nella notte tra Mosca e Kiev. I sistemi di difesa aerea russi avrebbero infatti distrutto 28 droni provenienti dall’Ucraina sulla Crimea, sul Mar d’Azov, sul territorio di Krasnodar, sulle regioni di Belgorod e Rostov, ha riferito il ministero della Difesa russo.
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Sempre nella notte, le forze dell’Ucraina avrebbero invece abbattuto 48 droni di tipo Shahed e 5 missili da crociera, ha riferito l’aeronautica di Kiev nel suo aggiornamento mattutino, precisando che i droni sono stati lanciati da Capo Chauda, in Crimea, dalla città russa di Yeysk, nel territorio di Krasnodar, dalla città russa di Primorsko-Akhtarsk, situata sulla costa del Mar d’Azov, e dall’oblast di Kursk.
Secondo il rapporto, la Russia avrebbe anche utilizzato aerei bombardieri Tu-95MS per lanciare missili da crociera Kh-101 dall’oblast di Saratov, prendendo di mira infrastrutture critiche ucraine. Kiev ha intercettato cinque missili e 48 dei 53 droni sugli oblast di Kherson, Mykolaiv, Odessa, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Kiev , Kirovohrad, Kharkiv e Khmelnytskyi.
Gli attacchi russi hanno provocato un incendio in uno degli impianti industriali nell’oblast di Kiev, secondo il governatore locale Ruslan Kravchenko. Sono state segnalate esplosioni durante la notte anche nelle regioni di Khmelnytskyi, Odessa e Kharkiv.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky visiterà Berlino l’11 giugno, dove dovrebbe parlare per la prima volta di persona al Bundestag, ha riferito intanto il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, aggiungendo che Zelensky ha già parlato al parlamento tedesco tramite connessione video e la sua presenza richiederà una riunione speciale dei parlamentari.
La visita del presidente dell’Ucraina arriva dopo che Berlino ha recentemente fatto un’importante inversione di rotta, annunciando di non essere più contraria all’uso da parte di Kiev di armi tedesche e di altre armi fornite dall’Occidente per colpire il territorio russo.