(Adnkronos) –
Appare sempre più in salita un accordo che porti al cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi. Almeno è questo che ha lasciato intendere una fonte diplomatica israeliana di alto livello, rimasta anonima, intervistata da Canale 12. Secondo la fonte, Israele è andato “il più lontano possibile” con la sua attuale proposta per un’intesa e ora “la palla è nel campo di Hamas”.
“Se Hamas fa la sua parte, Israele fermerà la guerra nei tempi previsti dall’accordo, oltre al rilascio di tutti gli ostaggi”, ha proseguito la fonte, osservando tuttavia che Qatar ed Egitto, due dei Paesi mediatori, non hanno sufficiente influenza sul capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, per convincerlo ad accettare la proposta. Secondo la fonte, “non c’è più niente da discutere” da parte israeliana.
E’ di almeno 25 palestinesi uccisi il bilancio di un raid aereo condotto dalle Forze di difesa israeliane (Idf) vicino all’ufficio del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a Gaza. Lo ha dichiarato lo stesso Cicr ricordando che centinaia di palestinesi avevano trovato rifugio in tende vicino all’ufficio.
Secondo il ministero della Sanità di Gaza City ci sono anche 50 feriti nell’attacco che ha ”colpito le tende degli sfollati nella zona di al-Mawasi”. Quest’area è stata classificata da Israele come una zona umanitaria ”sicura”, ricorda il Guardian, e migliaia di persone si sono rifugiate qui da Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Almeno 42 palestinesi sono invece stati uccisi in attacchi condotti dalle Forze di difesa israeliane (Idf) contro il campo profughi di al-Shati e contro il distretto di al-Tuffah a Gaza, ha reso noto l’ufficio comunicazioni del governo di Gaza ad al Jazeera.
Intanto gli Stati Uniti hanno chiarito a Israele che lo sosterranno nel caso in cui si dovesse arrivare a una guerra totale con Hezbollah. Lo riporta la Cnn citando un alto funzionario statunitense secondo il quale rappresentanti dell’Amministrazione Biden hanno rassicurato in tal senso una delegazione di alti funzionari israeliani in visita a Washington questa settimana. E questo mentre gli attacchi al confine tra Israele e Libano delle ultime settimane hanno aumentato le preoccupazioni circa il possibile scoppio di un altro conflitto in Medio Oriente.
Parlando delle provocazioni di Hezbollah, i funzionari statunitensi hanno chiarito di persona che l’Amministrazione Biden offrirà a Israele l’assistenza in materia di sicurezza di cui ha bisogno, ha detto l’alto funzionario Usa a condizione di anonimato alla Cnn. Gli Stati Uniti, ha poi chiaro, non schiereranno truppe americane sul terreno in un simile scenario.
All’incontro hanno partecipato alti funzionari israeliani, tra cui il ministro degli Affari strategici Ron Dermer e il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi. Da parte Usa era presente tra gli altri il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, il segretario di Stato Antony Blinken e il coordinatore per gli affari del Medio Oriente della Casa Bianca Brett McGurk a Washington.