(Adnkronos) – “Sono un po’ emozionata, lo dico sinceramente. Sento l’emozione grandissima di tutti questi mesi, di essere la prima cittadina di Firenze. E’ stata una lunghissima e bellissima maratona”. Così Sara Funaro, candidata a sindaco di Firenze per il centrosinistra, parlando dalla sede del suo comitato elettorale durante i festeggiamenti.
“Dedico questa vittoria a mio nonno, il sindaco Piero Bargellini ricordando le parole che mi diceva: ‘ho fatto così tante dichiarazioni d’amore a Firenze che mi rimane solo di sposarla’, ecco vorrei dire a nonno Piero che oggi Firenze l’ho sposata io”, ha aggiunto ringraziando la segretaria del Pd Elly Schlein “per le congratulazioni” fatte subito con una telefonata “ma soprattutto per il sostegno nei miei confronti sempre costante durante la campagna elettorale”. “Vorrei fare i complimenti al mio avversario Eike Schmidt e spero di potergli stringere la mano presto”, ha detto ancora Funaro.
Psicologa, 48 anni, assessora uscente al Welfare, è la nipote del sindaco dell’alluvione dell’Arno del 1966, lo scrittore e parlamentare democristiano Piero Bargellini. Guiderà una giunta comunale sostenuta da una coalizione con Verdi-Sinistra, Più Europa, Azione e liste civiche ma non Italia Viva dell’ex sindaco Matteo Renzi.
Nel 2014 Funaro ha iniziato l’avventura amministrativa al fianco del sindaco Dario Nardella come assessora al Welfare e alla Sanità, alla Casa, alle Pari Opportunità, all’Accoglienza e all’Integrazione. Nel 2019 è stata eletta nel Consiglio comunale e riconfermata nuovamente in giunta con deleghe a Welfare e Sanità, Immigrazione e Istruzione.
Nata a Firenze, classe 1976, dopo le scuole superiori si è laureata in Psicologia all’Università di Firenze e specializzata in Psicoterapia con un corso quadriennale in Psicologia clinica. Ha svolto un corso di perfezionamento in Psicoterapia fenomenologica all’Università di Urbino e ha frequentato un master di Etnopsichiatria con docenti del Centre Devereux di Parigi.
Negli anni ha lavorato come psicoterapeuta clinica, come formatrice del personale e come supervisore di realtà che lavoravano con persone provenienti da situazioni traumatiche, in particolar modo situazioni migratorie. E’ stata cofondatrice della scuola di Psicoterapia fenomenologico dinamica.