(Adnkronos) – ”A chi mi accusa di ambiguità voglio rispondere dicendo che in tema di ambiguità sicuramente sono seconda ad altri se le posizioni di alcuni dei vostri” sono favorevoli all’uscita dalla Nato. ”Prima di parlare dell’ambiguità degli altri, bisognerebbe guardarsi in casa…”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni replicando al Pd in Aula Camera.
”Non faccio inciuci con la sinistra né in Italia, né in Europa. Il patto di stabilità non è un inciucio…”, ha detto ancora la premier nella replica a Montecitorio durante le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo al capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Politiche Ue Elisa Scutellà che ha accusato il governo Meloni di ”euroinciucio”. ”Un inciucio -ha avvertito Meloni- è guidare un governo, essere sfiduciati e poi mettersi d’accordo con l’opposizone per restare al governo, quello è un inciucio, non certo il Patto di stabilità”.
”Il mandato che spero di avere da questa Aula per il Consiglio europeo è un mandato a continuare a chiedere un cambio di passo sulle priorità Ue, a portare le nostre proposte e a lavorare perché all’Italia venga riconosciuto il ruolo che le spetta. La collega Madia dice che ‘L’Italia dovrebbe avere un ruolo importante come ora’. Francamente io voglio dire che spero di riuscire a fare meglio…”, ha poi affermato.
“La presidente Meloni ha tre grossi problemi quando rappresenta l’Italia in Europa. Il primo è un alleato di governo, si chiama Matteo Salvini, che continua a strizzare l’occhio a Vladimir Putin; il secondo è una famiglia politica europea e amici europei in contrasto con l’idea di Europa solida integrata e fedele ai suoi valori fondativi, Le Pen, Abascal, Orban; il terzo è un alleato americano che osteggia l’Unione europea e che non difende il patto Atlantico. Come si tengono insieme queste cose senza ambiguità?”, ha detto in Aula la deputata Madia.
“Presidente Meloni dove schiera l’Italia in Europa? Dove schiera l’Italia la premier Meloni che è una donna di stato, tra gli euroscettici o tra i sistemi democratici ed europeisti? Sullo stato di diritto – ha incalzato Madia – è d’accordo alla condizionalità sui fondi europei, per cui ‘no risorse europee’ a chi incatena i detenuti? Dove schiera l’Italia nella transizione ecologica tra chi vuole arretrare dagli obiettivi che ci chiedono le nuove generazioni o tra chi considera quegli obiettivi degli obiettivi comuni su cui cercare delle risorse comuni con un’azione politica all’altezza del voto delle nuove generazioni?”.
“Dove schiera l’Italia sull’immigrazione? Ha detto che è d’accordo con Viktor Orban, quindi presidente Meloni è d’accordo sull’ognuno faccia per se, isolando l’Italia che per i suoi confini geografici è naturalmente un Paese di prima accoglienza? In politica estera dove schiera l’Italia? Con chi cerca le alleanze per sostenere il popolo e il governo ucraino?”.