(Adnkronos) – “Il settore è in un momento complicato. Il 2023 si è chiuso con un calo dei volumi del 5%. La fiammata inflattiva ha pesato, la restrizione del potere d’acquisto da parte dei consumatori si sente molto nel nostro comparto. L’inizio del 2024 non è stato positivo e purtroppo ci sono diversi ulteriori elementi, tra cui il meteo. Siamo un comparto che vive molto la stagionalità. Abbiamo visto una primavera fredda, l’estate stenta e questo produce chiaramente una ulteriore timidezza da parte dei cittadini negli acquisti di soft drink”. È l’analisi di David Dabiankov Lorini, vice presidente di Assobibe, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia, intervistato a Milano da Adnkronos a margine dell’assemblea pubblica dell’associazione “Convivialità Made in Italy: le bevande analcoliche tra svago e consapevolezza”.
Durante l’incontro sono stati illustrati i risultati della ricerca “Bevande analcoliche come Comfort Food: il valore, il significato e le emozioni”, condotta da Euromedia Research. Dall’indagine emerge che le bevande analcoliche occupano un posto speciale nelle abitudini di consumo degli italiani. Nonostante le difficoltà, il settore ha cercato di non scaricare a valle i costi sostenuti dalle aziende: “Le imprese sono costantemente impegnate su questo. Se già ci sono altre difficoltà sulle scelte d’acquisto, i prezzi diventano un problema. C’è uno sforzo e c’è stata una riduzione anche rispetto ai semestri precedenti. Però bisogna essere ancora più attenti nel non avere ulteriori elementi di incertezza e gravami proprio sui costi delle bibite analcoliche”, conclude.