”Dare un’anima alle riforme di Monti”. E’ questo per il sindaco di Firenze Matteo Renzi il ”cambio di passo” che serve ora alla politica e in particolare al Partito Democratico. Intervistato dall’Unita’, Renzi sottolinea che ora e’ il momento, per il Pd, di intervenire su uno spazio ”enorme” e ”drammatico”, quello della ”disuguaglianza sociale nel Paese”. ”L’equita’ dentro le riforme”, e’ questa per Renzi la sfida attuale del Pd, perche’ ”questo e’ il limite del governo attuale: ha fatto un esproprio tecnocratico, portando via i soldi dalla tesoreria unica per aggraziare calcoli di bilancio, nonostante i Comuni siano riusciti a contenere le spese del 5%. Una manovra da mondo virtuale. Il limite dei tecnici puo’ essere questo: non rendersi conto della vita reale delle persone che governano”. Il primo cittadino di Firenze interviene sul tema dell’Ici e la Chiesa, sottolineando che ”la fede non e’ un certificato di esenzione” e che l’imposta andrebbe pagata ad esempio dal’albergo gestito dalle suore, ma non da una Caritas. Sulla legge elettorale auspica una discussione politica che porti a una scelta reale dei cittadini mentre teme ”il meccanismo del casting” dove sono ancora i partiti che ”scelgono chi deve rappresentare i cittadini”.