(Adnkronos) – Dalla Russia ci sarà ”una risposta appropriata attacchi in profondità nel suo territorio” con l’utilizzo di ”missili Atacms” di fabbricazione americana. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov sostenendo che ”la decisione di colpire la Russia con missili Atacms è già stata presa e stanno cercando di formalizzarla attraverso i media”.
“La Russia sta combattendo con brutale durezza e conduce questa guerra senza nessun limite. È terribile, per questo va detto in questa sede che sosterremo l’Ucraina incondizionatamente fino alla fine”. A ribadirlo è stato il cancelliere tedesco Olaf Scholz che, intervenendo al Bundestag, ha ribadito oggi il suo appello a tenere un’altra conferenza di pace, con un posto riservato al tavolo per il Cremlino. “È il momento, è il momento di sondare le opzioni disponibili”, ha detto Scholz in un discorso al Bundestag a Berlino. “Abbiamo bisogno di un’altra conferenza di pace. E la Russia deve avervi posto. Questo è il compito che dobbiamo affrontare ora, per sondare ciò che è possibile”, ha affermato Scholz.
Riconoscendo che una parte degli elettori tedeschi sono contrari a fornire aiuti militari all’Ucraina e hanno appoggiato partiti che hanno fatto una campagna esplicita contro tale sostegno, Scholz ha sottolineato che la cosa giusta da fare è “sostenere l’Ucraina finché sarà necessario”. Allo stesso tempo, “si farà tutto il possibile per garantire che sia esplorata la possibilità di avere una pace giusta che non sia una pace imposta, non una capitolazione, che rispetti l’integrità e la sovranità dell’Ucraina come paese invaso”.
Scholz aveva precedentemente suggerito di organizzare un’altra conferenza di pace con la partecipazione della Russia in una lunga intervista rilasciata di recente all’emittente pubblica Zdf. Osservazioni accolte da forti critiche da parte di altri politici tedeschi, in particolare dall’opposizione di centro-destra dei Cristiano Democratici della Cdu, che hanno accusato Scholz di fare marcia indietro sul suo sostegno a Kiev.
Le difese aeree ucraine hanno abbattuto 20 dei 25 droni kamikaze di fabbricazione iraniana, gli Shahed, lanciati dalla Russia durante la notte. Lo ha affermato l’Aeronautica Militare ucraina spiegando che cinque droni sarebbero stati “persi” in territorio ucraino e non avrebbero raggiunto i loro obiettivi.