Botte e sputi, una raffica di aggressioni a bordo degli autobus ai danni degli autisti, episodi a ripetizione che hanno fra l’altro costretto uno dei lavoratori a ricorrere alle cure ospedaliere: è successo tra Firenze e provincia, e a darne conto sono i sindacati in una lettera aperta inviata alla prefettura.
Uno dei lavoratori è stato preso di mira due volte in due giorni. Era in servizio su una linea extraurbana – riferiscono le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal – quando uno dei passeggeri senza motivo apparente ha iniziato a minacciarlo. Poi le percosse e gli sputi. “Il fatto, purtroppo, si è ripetuto anche il giorno seguente con lo stesso protagonista”, danno conto i rappresentanti dei lavoratori.
Nuova aggressione poi ieri mattina alla periferia di Firenze: “Un autista è stato aggredito sia fisicamente che verbalmente da un passeggero, riportando diverse contusioni che lo hanno costretto a ricorrere alle cure ospedaliere. L’autista, oltre alle ferite fisiche, si trova in stato di shock a causa della violenza subita”.
I sindacati non ci stanno, e ravvisano negli episodi non casi isolati ma un trend allarmante: “Tali atti non solo mettono in pericolo la salute e la sicurezza dei conducenti, ma compromettono anche la sicurezza degli altri passeggeri e il regolare svolgimento del servizio di trasporto pubblico”, sono le loro parole affidate ad una nota.
La richiesta è quella di proteggere i lavoratori con “misure di sicurezza a bordo dei mezzi pubblici, maggiore presenza delle forze dell’ordine, condanne esemplari dei colpevoli e campagne di sensibilizzazione rivolte al pubblico”. In definitiva: “Il personale del trasporto pubblico chiede giustizia e rispetto“.
