Campi Bisenzio è l’unico comune della Piana fiorentina che andrà al voto il 26 e 27 maggio. In corsa per la poltrona di sindaco ci sono sei candidati. Rispetto alle amministrative 2008 due candidati in meno e coalizioni modificate. Il Pdl è riuscito infatti ad allearsi con la lista civica Uniti per Campi e con Toscana Granducale e sostengono la candidatura di Paolo Gandola, consigliere comunale uscente. Il Partito democratico è insieme all’Italia dei Valori, a Sinistra, Ecologia e Libertà e alla lista civica “Emiliano Fossi sindaco” per il candidato, appunto, Emiliano Fossi che è assessore uscente alla cultura e alle politiche educative. Alleanza Cittadina per Campi è una nuova lista, nata come gruppo consiliare lo scorso anno, che sostiene la candidatura di Alessandro Tesi, consigliere comunale uscente. Tesi proviene dal Pdl dove era entrato come esponente di An. Rifondazione Comunista presenta il candidato Michele Di Paola. La lista civica “Comune Amico” candida a sindaco Giovanni Brandino, consigliere uscente del gruppo misto, di provenienza Pdl, come rappresentante di An e poi aveva dato vita a Fli. La novità è ovviamente il Movimento Cinque Stelle con il candidato Niccolo Rigacci. I grillini alle politiche di febbraio presero una valanga di voti: primo comune della Piana fiorentina in termini di voti e percentuali. Alla Camera conquistarono 6018 voti (24,90%) e al Senato ben 5360 voti (23,81%): riusciranno a fare il bis? Si sa che le comunali sono cosa diversa dalle elezioni politiche. Inoltre, a Campi la scelta del candidato sindaco Cinque Stelle è stata segnata in questi ultimi due mesi da una serie di forti polemiche e scontri interni e alla fine il Meetup campigiano si è stretto intorno a Rigacci, personaggio stimato e che ha saputo aggregare i grillini. Non parteciperà alle elezioni La Destra e questo è un altro colpo di scena: c’era il candidato sindaco già designato, Giorgio Serni, era stata avviata la campagna elettorale ma alla fine è saltato tutto. A Campi Bisenzio le firme da raccogliere e autenticare non sono poche: minimo 200 e considerando la presenza di 11 liste, si tratta di oltre 2200 firme; in più ci sono da trovare 24 candidati al consiglio comunale per ogni lista. E la lista “Comitato Civico Campigiano No Inceneritore”? Nel 2008 prese ben 2 consiglieri. A questa tornata il movimento anti-inceneritorista è confluito nelle file di Rifondazione dove ci sono anche i no tav e il “gruppo casa” di Campi (un gruppo che si batte contro gli sfratti e il caro-affitti e caro-mutuo). Spariti anche i Verdi e nessuna lista per la Lega Nord che però avrebbe garantito l’appoggio a Paolo Gandola (Pdl). La sfida per il successore di Adriano Chini ora è apertissima.