Il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze si presenta con la sua orchestra, il coro e vari solisti (con la partecipazione della Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze, i Direttori della Classe di Direzione d’orchestra del prof. Alessandro Pinzauti, il Maestro del coro Michele Manganelli) al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e poi all’Opera di Santa Maria del Fiore, con un doppio, importante appuntamento, ad ingresso gratuito.
Il 29 ottobre alle 20 si terrà il primo concerto che si terrà al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino mentre il 1° novembre alle 10.30 il secondo concerto avrà luogo all’Opera di Santa Maria del Fiore durante la Celebrazione di Ognissanti presieduta da S.E. Mons. Gherardo Gambelli. In programma le musiche di Max Bruch con “Kol Nidrei”, Adagio su melodie ebraiche op. 47 nella versione per archi con violoncello solista Lucio Labella Danzi, il secondo brano più conosciuto del compositore tedesco dopo il Concerto per violino e orchestra op. 26 e di Wolfgang Amadeus Mozart, con la Missa Solemnis per soli, coro e orchestra K. 337, e il Te Deum per coro e orchestra K. 141b.
A dirigere le opere del genio salisburghese sono impegnati due giovani direttori (in alternanza tra loro): Amedeo Ara e Tommaso Giannoni. Al “Maggio” i solisti sono: Vittoria Brugnolo, soprano; Viola Peruzzi, contralto; Li Shunyao, tenore; Anton Dalgoviazov, baritono (rispettivamente delle Classi di Canto dei proff. Donatella Debolini, Maria Costanza Nocentini, Gianni Fabbrini).
Nel concerto al Duomo, i solisti sono: Maria Vidal, soprano; Irene Zas Martinez, contralto; Li Shunyao, tenore; Filiberto Francesco Bruno, baritono (rispettivamente delle Classi di Canto dei proff. Maria Costanza Nocentini, Donatella Debolini, Gianni Fabbrini). Organista, Daniele Dori.
Il direttore del “Cherubini”, Giovanni Pucciarmati, evidenzia il valore concreto di questa collaborazione tra Enti e rappresentanze culturali cittadine in dialogo fattivo con il Conservatorio: “un’iniziativa che offre agli studenti – spiega – una nuova e importante occasione di esibizione, confronto e interazione; e al più vasto pubblico dei musicisti e degli appassionati, una bella opportunità di ascolto e conoscenza. Dalle aule al palcoscenico. Dalla pratica di studio all’esibizione pubblica. In una città e in un ‘sistema’ che cooperano per formare, preparare, ispirare e rappresentare”.
Rosa Maria Di Giorgi, presidente del “Cherubini”, sottolinea il “fare virtuoso” e la volontà collaborativa che ha sotteso a questa preziosa iniziativa sfociata in un doppio appuntamento di rilievo tanto per gli Enti coinvolti, che per i soggetti partecipanti e protagonisti. “Una dimostrazione – dice – che si può fare tanto e bene, e che tanto e bene c’è comunque ancora da fare, trovando percorsi condivisi e collaborativi su obiettivi chiari e di qualità. Firenze ha un enorme patrimonio culturale, si sa, che se meglio messo in rete, se più intelligentemente posto a frutto con tutte le partecipazioni e cooperazioni auspicabili e possibili, può far bene e meglio per l’immagine, l’attrattività e lo sviluppo della città”.