Favorire l’ulteriore sviluppo della geotermia in Toscana. E’ l’obiettivo dell’intesa siglata oggi a Firenze tra il presidente della Regione, Enrico Rossi, e l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti. Il documento, e’ stato spiegato, costituisce un importante passo in avanti per favorire la crescita sociale ed economica dei territori geotermici, sia dell’area tradizionale di Larderello (Pisa), che di quella del monte Amiata con la nuova centrale di Bagnore 4, che prevede un investimento di circa 120 milioni di euro, di cui oltre il 40% avra’ una ricaduta locale, e una produzione di 310 milioni di Kwh annui capaci di soddisfare il consumo elettrico di circa 125 mila famiglie toscane. Attualmente, sono cinque i Comuni toscani teleriscaldati (Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Santa Fiora e Monteverdi Marittimo) e oltre 250 mila i metri quadrati di serre, caseifici e salumifici che utilizzano il calore geotermico per lo svolgimento dell’attivita’ industriale. L’intesa sancisce inoltre il comune impegno per lo sviluppo della ricerca scientifica e dell’alta formazione nel campo dell’innovazione tecnologica nel settore geotermico, con la creazione di un apposito polo territoriale del settore. Secondo Rossi ”questo protocollo non e’ un punto di arrivo, ma lo start up della collaborazione con Enel a 360 gradi per lo sviluppo della ricerca, dell’imprenditoria e dell’occupazione di qualita’, a partire da territori che da tanti anni forniscono il calore per la produzione di energia elettrica”. L’ad Enel Conti ha sottolineato che ”quest’anno la Toscana festeggia i 100 anni di vita della produzione di elettricita’ dalla geotermia. Come Gruppo Enel abbiamo investito in Toscana, solo negli ultimi 10 anni, poco meno di 3 miliardi di euro, dando lavoro stabilmente a 3200 persone. Contiamo ora di investire, sino al 2017, oltri 850 milioni”.(