(Adnkronos) – Con abbracci e ringraziamenti, dal palco del Florida Convention Center di Palm Beach dove ha proclamato la sua vittoria alle presidenziali, Donald Trump ha voluto coinvolgere la moglie Melania – accanto a lui assieme al figlio Barron – e ringraziarla per l’appoggio che gli ha assicurato lungo tutta la campagna. “Voglio ringraziare la mia bellissima moglie Melania, First Lady, il cui bestseller è il più venduto nel Paese, ci credete?”, ha chiesto ai suoi sostenitori. “Ha fatto un ottimo lavoro e lavora molto duramente per aiutare le persone”, ha aggiunto. Trump ha anche ricordato la madre di Melania, Amalia, “era una donna bella fuori e dentro”.
Toni lontani da quelli immaginabili lo scorso anno, quando erano emerse voci che parlavano di divorzio, di pratica già avviata da Melania, di vite separate per i due a Mar-a-Lago. Poi quelle di una rinegoziazione dell’accordo prematrimoniale.
Dopo l’attentato in cui Trump è rimasto ferito, Melania ha divulgato una lettera agli americani per condividere con loro quanto provato: “Quando ho visto quel proiettile colpire mio marito Donald, ho capito che la mia vita e quella di Barron erano sull’orlo di un cambiamento devastante”.
“Sono grata ai coraggiosi agenti del Secret Service e alle forze dell’ordine che hanno rischiato la vita per proteggere mio marito”, scriveva ancora, parlando poi di “un mostro che ha visto in mio marito una macchina politica disumana” e ” ha tentato di eliminare la passione di Donald – la sua risata, l’ingegno, l’amore per la musica e l’ispirazione. Gli aspetti fondamentali della vita di mio marito – il suo lato umano – sono stati sepolti sotto la macchina politica. Donald, l’uomo generoso e premuroso che mi ha accompagnato nei momenti migliori e in quelli peggiori”, aveva scritto.
Riconoscendo di aver ricevuto il sostegno di esponenti di tutto lo spettro politico, esprimendo gratitudine a coloro che erano andati oltre le differenze. “Mi congratulo con quelli di voi che sono andati oltre le divisioni politiche – grazie per aver ricordato che ogni politico è un uomo o una donna con una famiglia affezionata”.