A Firenze per continuare a sognare l’Europa e incontrare vecchi amici. Aurelio Andreazzoli non fa mistero della stima e dell’amicizia con Vincenzo Montella diventato, giocoforza, avversario diretto per un posto in Europa. “Da tecnico ho avuto una conferma netta, è una persona curiosa che si vuole aggiornare continuamente e da’ valore e importanza ai suoi collaboratori. Questo porta i risultati che stiamo vedendo. Sull’arguzia, ce l’ha nel Dna, viste le sue origini. La simpatia pure. Non posso che parlarne benissimo”.
Non intende cambiare la sua Roma in vista della trasferta a Firenze. “Noi conosciamo i valori della Fiorentina, e’ una squadra che mi piace molto veder giocare. Perche’ e’ sempre brillante e propositiva, partecipa alla manovra con tutti gli effettivi, ha calciatori di qualita’ che riescono sempre a fare spettacolo”. Andreazzoli non si sbilancia sul cambiamento di approccio alle gare della sua Roma. “Non posso dirlo, lo avevo gia’ pensato in altre occasioni e non mi azzardo in previsioni. Abbiamo lavorato molto nella preparazione della gara dopo il Pescara e siamo contenti del risultato, penso ci sia servita la lezione”. Alla sfida di domani arriva una Roma non al top della condizione. “Oggi abbiamo il gruppo al completo, finalmente – spiega Andreazzoli – ma non e’ un gruppo al top, abbiamo calciatori che devono riprendere una situazione derivante da un infortunio importante. Siamo sulla buona strada, non siamo ancora all’ottimo ma abbiamo un gruppo numeroso che ci consente di aspettare. E non voglio forzare delle situazioni, voglio salvaguardare il gruppo. Per me e’ un dolore quando i giocatori si fanno male”. Inutile parlare di mercato, perche’ Andreazzoli dribbla alla grande. “Scambio Jovetic-Osvaldo? Non rispondo”. Eppure l’italo-argentino nonostante la tripletta col Siena ha rimediato anche molti fischi domenica scorsa. “Ho ascoltato le parole di Osvaldo, che ha ringraziato il pubblico. Si e’ dichiarato insoddisfatto di qualcuno che ha fischiato. Ma e’ normale, fa parte del gioco”. Chiusura su quella che Andreazzoli non fatica a definire un’utopia: il terzo posto. “Ho usato il termine ‘utopia’ non a caso. Ma i numeri lo dicono. Siamo fuori dalla corsa scudetto, questa e’ una notizia. Essere dentro alle situazioni e’ un premio che ci meritiamo, e che si merita anche il pubblico. Certo, con 7-8 punti in piu’ era meglio e potevamo anche averli, senza entrare nei particolari. Pero’ cosi e'”
Alla Fiorentina, in passato, Andreazzoli era stato molto vicino. “Ne abbiamo gia’ parlato, avevo interesse ad avvicinarmi a casa e trovare una sistemazione, perche’ ero in scadenza di contratto. Mihajlovic mi aveva interpellato, mi voleva come collaboratore. Parlai con la societa’, l’abbiamo tirata per le lunghe sugli aspetti contrattuali. Eravamo vicini, ma abbiamo allungato un po’. Era un contratto lungo che prevedeva un impiego sulla scorta di quello che avevo alla Roma. Poi ho conosciuto Sabatini, e’ arrivata la nuova societa’. L’ambiente di Roma e la conoscenza dei nuovi dirigenti ha fatto la differenza e le cose sono andate cosi'”. Ma una volta partita la gara la Fiorentina e Montella saranno avversari come gli altri: si annuncia una gara-spettacolo tra due attacchi molto prolifici. “Sara’ una gara di quel tipo, nelle intenzioni. Di sicuro ci saranno due squadre che faranno attenzione all’idea di gioco, ma lo faranno anche alle prerogative dell’avversario”. Spalletti e’ convinto della conferma del collega sulla panchina giallorossa. “Che fa, il dirigente della Roma? – replica ridendo il tecnico – Le sue parole me le hanno accennate e mi fanno piacere, ma credo che non e’ una decisione che deve prendere lui. Se la dovesse prendere lui, immagino che la decisione sarebbe questa, e lo ringrazio”.