Il tanto atteso sblocco dei pagamenti in virtù del D.L. 35/2013 ha avuto luogo. Lo comunica con soddisfazione l’assessore al bilancio Alessandro Petretto. La Ragioneria generale ha diffuso i dati relativi agli spazi finanziari concessi in deroga al Patto di Stabilità Interno. Degli 81 milioni di debiti residui al 31 dicembre 2012, corrispondenti alla richiesta del Comune di Firenze effettuata il 30 aprile scorso, sono stati concessi circa 76 milioni, come emerge dalla tabella allegata.
Tutta la quota relativa ai debiti non estinti alla data dell’8 aprile 2013 è stata interamente concessa. Solo per i pagamenti effettuati prima del 9 aprile 2013 alla richiesta di 14 milioni sono stati concessi circa 9. La differenza è quindi complessivamente di circa 5 milioni. Questo è dovuto all’applicazione dell’accordo Conferenza Stato-Città e MEF sul riproporzionamento degli spazi concessi dovuto al superamento (di circa 200 milioni) rispetto alla soglia di 5 miliardi stanziati.
La copertura di 5 milioni residui potrà essere agevolmente ottenuta con la seconda fase di richieste che avrà luogo nel mese di luglio. Mentre il Comune provvederà, entro i tempi tecnici, a liquidare i residui debiti alla data di oggi di circa 37 milioni.
Alla fine di questo processo il Comune di Firenze ricondurrà i tempi di tutti i pagamenti, in conto corrente e in conto capitale, entro limiti fisiologici e che le imprese considerano del tutto soddisfacenti.
“Questo straordinario risultato – commenta l’assessore Petretto – è stato reso possibile da due elementi. Innanzitutto, l’efficacia del decreto legge. Dopo una serie spaventosa di provvedimenti governativi contro la finanza delle Amministrazioni Comunali, è finalmente arrivato un provvedimento che muove a favore e che avrà significativi effetti positivi, economici e occupazionali, nell’area fiorentina. A ciò ha contribuito in modo rilevante l’azione svolta dai deputati fiorentini, opportunamente allertati e aggiornati. In particolare l’onorevole Dario Nardella ha svolto un ruolo cruciale nella commissione attività produttive della Camera. In secondo luogo, tutto ciò è reso possibile grazie alla finanze in ordine del Comune di Firenze, che hanno consentito di disporre al momento della pubblicazione del decreto, delle liquidità sufficienti, senza dover ricorre ad anticipazioni comunque costose”.(fd)