“Nel 2014 le province non ci saranno più, manterremo questo impegno”. Lo assicura in una intervista al Corriere della Sera il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio, spiegando che si terrà conto della decisione della Corte Costituzionale, attesa all’inizio di luglio, che dovrà dire se è legittimo trasformarle in enti di secondo livello senza elezione diretta dei componenti. Ma intanto il governo andrà avanti, anche perché “se si blocca tutto io non ci sto. Il ministro delle cose inutili non lo voglio mica fare”. Comunque, niente “licenziamenti”. I dipendenti, chiarisce Delrio, “saranno redistribuiti tra uffici regionali e comunali a seconda delle funzioni”. Poi ci sarà “un processo graduale”, perché la Pa va nella direzione generale di avere meno dipendenti ma “bastano i pensionamenti, non servono gli esuberi. Col ministro D’Alia ne parleremo presto”. Intanto bisogna “prima di tutto eliminare le Province dall’articolo 114 della Costituzione. Serve una legge costituzionale, un articolo appena anche se con due letture parlamentari. Si potrebbe persino presentarla prima dell’ estate”, separata dal complesso delle riforme costituzionali cui sta lavorando il ministro Quagliariello, perché “questa è una modifica sulla quale siamo tutti d’accordo, sul resto ci sarà molto da discutere”. Insieme servirà “un disegno di legge o un decreto per scrivere le nuove regole, anche questo da presentare prima della pausa estiva”.(ANSA).