Da tempo l’intera Valdelsa è assalita dal pericolo che può venire dall’estrazione di CO2 nella zona vicino a Certaldo. Una zona dove l’agricoltura ha trovato il modo sopravvivere alla crisi con tanto sacrificio. Ma adesso l’economia della vallata potrebbe essere a rischio per un’ iniziativa privata che vede la Regione Toscana e l’assessore Bramerini in prima fila noncurante della stessa salute dei cittadini, dichiaratisi contrari. Ma la Regione va avanti.
“Ci chiediamo con quale potere _ scrivono i responsabili del comitato Valdelsa- un funzionario della Regione Toscana, si fa proprio, il potere e l’arroganza di un Regio Decreto del 1927 firmato Vittorio Emanuele III di Savoia e Benito Mussolini, imponendo l’occupazione immediata dei terreni privati dei contadini per sei mesi a decorrere da lunedì 8 Luglio 2013 ore 8:30, definendo l’estrazione di CO2 di interesse nazionale e di interesse locale (seppur all’epoca con l’estrazione dal sottosuolo ci si riferiva al carbone).
“C’è da chiedersi perché, C’è da chiedersi come un funzionario pubblico può imporre ad un privato cittadino di accettare l’estrazione non a vantaggio di un’interesse pubblico, ma di una società privata? La Regione Toscana, infatti, ha notificato gli atti di “accesso coattivo” ad alcuni proprietari di terreni che si sono rifiutati di far entrare i tecnici della Lifenergy srl. Uno scontro fra privati dove la Regione ha preso posizione.” Questi sono gli interrogativi dei cittadini, degli interessati del comitato contro la CO2 in Valdelsa. A questo punto, secondo quanto ritengono i dirigenti della Regione, il proprietario non può più dire nulla, mentre la società potrà svolgere “i rilievi geologici, idrologici, geologici e geofisici necessari per la ricerca dell’anidride carbonica nell’esercizio del permesso di ricerca San Paolo”. I lavori dureranno non più di sei mesi e inizieranno l’8 di luglio. L’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini ha ricevuto già un avviso di garanzia per abuso di ufficio. Il provvedimento, deciso dalla Procura della Repubblica di Firenze, è relativo alle procedure per la realizzazione di un impianto eolico da parte della European Wind Farm nel territorio della provincia di Pisa e Firenze tra il 2008 e il 2010.
Lo stesso Pd, partito del sindaco di Certaldo che ha sposato l’iniziativa ha bocciato il progetto di estrazione di anidride carbonica a Certaldo.
Di seguito il testo del documento approvato dall’assemblea: «Al termine degli ultimi passaggi di discussione e approfondimento in merito al progetto di iniziativa privata per estrazione CO2 in area San Paolo (Comune di Certaldo), come Pd Certaldo intendiamo precisare con la massima trasparenza la nostra posizione che fa seguito ai documenti politici precedentemente approvati. Abbiamo svolto da un anno a questa parte una riflessione e un approfondimento vero su questo tema complesso, come compete ad un partito di governo. Abbiamo ascoltato senza pregiudizi o demonizzazioni tutte le varie istanze coinvolte nel dibattito sul tema in oggetto, primi fra tutti i cittadini di Certaldo e delle aree limitrofi. Abbiamo deciso fin dall’inizio di restare lontani da ogni facile strumentalizzazione, confrontandoci proficuamente sia con i tecnici della Lifenergy che con i rappresentanti del Comitato per la tutela della Valdelsa.
I punti focali sui quali abbiamo concentrato da sempre la nostra attenzione sono stati: i rischi potenziali per la salute dei cittadini e per l’ambiente circostante, la tutela della vocazione turistica del nostro territorio, il rispetto dei vincoli urbanistici per l’area interessata, i vantaggi per la collettività in termini economici e occupazionali.
Su questi punti ci siamo interrogati a lungo acquisendo tutti i dati per il momento a nostra disposizione e il risultato è che la nostra posizione politica rispetto al progetto in questione è negativa. Ricordando che siamo ancora nella fase esplorativa non invasiva e non assoggettabile a VIA, continueremo a seguire con la massima attenzione tutte le prossime fasi del procedimento amministrativo in corso rispetto alle quali il nostro Comune, anche alla luce delle recenti sentenze del Consiglio di Stato (n. 5294 e 5295 del 2012), si è sempre posto in maniera assolutamente corretta. Lo faremo mantenendo chiara questa nostra posizione politica negativa riguardo al suddetto progetto».
E’ stato inoltre ricordato che, su questo fronte, i Comuni di San Gimignano e Barberino Val d’Elsa da tempo hanno manifestato la loro preoccupazione allo sfruttamento della risorsa, in una zona di vigneti e agricoltura di qualità.