Dopo Renault oggi tocca a Mercedes toccare il fondo con quella che è stata a lungo considerata una delle più importanti concessionarie italiane in liquidazione volontaria. Una concessionaria che è nata con grande onore come concessionaria Ferrari negli anni 50. Dove? Nella zona di Porta a Prato alla sinistra dell’Hotel Medici dove adesso esiste un bar. Proprio dalla struttura è nato il nome. Erano i tempi eroici dell’auto e avere un salone praticamente nella zona più ricercata dal punto di vista turistico è stato un vanto per Enzo Ferrari. Già l’allargamento degli obiettivi con l’arrivo del marchio Mercedes non piacque molto a Ferrari. Ma il nuovo avanzava e non si poteva dire di no. Successivamente la concessionaria fiorentina che faceva capo a quel tempo al costruttore Gregaratti si spostò nella zona dell’Osmannoro nel nuovo e imponente salone all’angolo fra via De’ Cattani e via Malaparte. Ma dal 29 Febbraio 2008 La Rotonda passa di mano con l’arrivo di due imprenditori del settore auto , Stefano Foschi, amministratore del Gruppo Centralmotor di Terni, e Francesco Maldarizzi amministratore del Gruppo Maldarizzi di Bari, posizionandosi fra le prime 50 realtà del panorama automobilistico italiano. I nuovi titolari hanno realtà molto importanti nelle zone di residenza, ma la speranza di fare un ulteriore business anche in Toscana è andata perduta.
La crisi della Concessionaria Mercedes è arrivata in Palazzo Medici Riccardi dove si è riunita la prima riunione dell’Unità di crisi fra istituzioni e sindacati, sulla complessa situazione dell’azienda La Rotonda, concessionaria Mercedes di Firenze con 44 dipendenti, in liquidazione volontaria con richiesta di concordato preventivo. “Una ennesima crisi aziendale del nostro territorio – sottolinea l’assessore al Lavoro Sara Biagiotti, presente all’incontro in Palazzo Medici Riccardi – che vede altri lavoratori in grave difficoltà. Il nostro intento è seguire anche questa situazione con massima attenzione e impegno, per scongiurare la perdita di altri posti di lavoro”. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, è già stato avviato un percorso per garantire i dipendenti, che hanno due contratti di lavoro diversi (industria e commercio). Le istituzioni hanno accolto la richiesta dei sindacati per chiedere in tempi brevi un incontro con la direzione della Mercedes Italia.