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Fondazione lavoratori spettacolo: “Il maggio sta morendo”

admin
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maggio musicale Il Maggio Musicale Fiorentino sta lentamente morendo. Lo affermano all’Adnkronos fonti dei lavoratori della Fondazione lirica toscana, spiegando che la situazione non solo economica, ma anche di immagine dello storico Teatro, e’ in gravissime condizioni. “Un esempio fra tutti -spiega una fonte- sono i concorsi per le prime parti dell’orchestra. Circa un mese e mezzo fa -racconta- al concorso per primo fagotto, non si e’ presentato alcun primo fagotto di altre orchestre italiane, come accadeva prima quando tutti ambivano a lavorare nella prestigiosa orchestra del Maggio. E lo stesso e’ accaduto per quello da primo violoncello”. E cosi’, mentre continua la diatriba tra chi vede nella liquidazione amministrativa coatta della Fondazione (il commissario straordinario Francesco Bianchi e il sindaco di Firenze, Matteo Renzi), l’unica soluzione possibile per il suo rilancio e tra chi invece vuole dal commissario Bianchi un piano industriale per il salvataggio dello storico Teatro (il ministro Massimo Bray, il governatore della Toscana, Enrico Rossi, e il presidente della provincia di Firenze, Andrea Barducci), i lavoratori del Maggio temono che “questo sia un modo per prendere tempo, arrivare a fine luglio e non avere altra scelta che la liquidazione, magari imposta da un Tribunale -afferma un orchestrale- con il rischio di andarcene tutti a casa”. A questo si aggiungono le difficolta’ per mettere in piedi, nella totale incertezza, la stagione 2014. “Molti artisti -racconta un’altra fonte- che non sono stati pagati, non vogliono tornare. Questo rischia di penalizzarci perche’, da un lato per salvare il Maggio dobbiamo raddoppiare e non dimezzare la produzione per fare maggiori incassi, dall’altro il pubblico fiorentino, che costituisce l’80% delle presenze agli spettacoli, vuole solo i grandi nomi, altrimenti non viene. Forse qualche turista potrebbe accontentarsi di una qualita’ artistica piu’ bassa degli standard del Maggio, ma non ne vengono molti in teatro. Eppure -conclude- a Firenze arrivano ogni anno 8 milioni di visitatori. Basterebbe lavorare per attirare agli spettacoli solo il 4-5% di questo flusso, che significherebbe riempire la sala per almeno 250 spettacoli”.

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