La tappa tedesca del tour europeo di Matteo Renzi e’ un’occasione troppo ghiotta per farsela sfuggire e Beppe Grillo, quando si tratta di menare fendenti contro i riti della politica, non lascia scampo. ”Il pellegrinaggio ossequioso dei nostri primi ministri in Germania ricorda la ricerca della benedizione papale dei grandi feudatari ” commenta il leader Cinque Stelle dal suo blog dove non manca di sottolineare quanto la visita dell”ebetino di Firenze” risulti quanto meno irrituale visto che nel suo caso ”non ha neanche le credenziali rispetto a Monti e Letta”. Circostanza che non sfugge ai piu’, tanto meno al Presidente del Consiglio e ad altri esponenti del partito. Da Palazzo Chigi trapela che la stessa Cancelliera tedesca, lo scorso 27 giugno, avrebbe interpellato Enrico Letta per chiedergli se la visita del sindaco di Firenze avrebbe potuto creargli problemi. Da Letta sarebbe arrivato il via libera. Di certo, pero’, non deve aver fatto piacere al premier venire a sapere della richiesta di appuntamento dalla stessa cancelliera e non dal sindaco. Il quale, secondo le stesse ricostruzioni, avrebbe avvertito Letta solo ”qualche giorno fa ”. Ma da governo e Pd si cerca in qualche modo di glissare anche per non dare sponda a chi parla ormai di concorrenza aperta tra il premier e il giovane sindaco. ”Chi passa le giornate a sperare in un conflitto tra Renzi e Letta perde tempo e spreca energie” taglia corto il ‘lettiano’ Francesco Boccia che non si cura dello ‘sgarbo’ perche’ ”la solidita’ della guida di Letta e’ sotto gli occhi di tutti”. Piu’ cauto il ‘bersaniano’ Davide Zoggia. ”Saro’ un po’ all’antica ma a me questa visita appare un po’ inopportuna”, dice il responsabile organizzazione del Pd che ”con rispetto” e ”senza voler fare polemiche” giudica l’iniziativa di Renzi un po’ un azzardo dal punto di vista formale. Piu’ polemico il ‘popolare’ Giuseppe Fioroni che su Twitter ironizza: ”Tra tifo, visite e tour il governo Letta non c’e’ piu’ ma tranquilli: Enrico e’ stato informato, tutti vogliono fare tutto ma prima viene l’Italia ”. E mentre a Renzi arrivano anche gli ironici auguri del Pdl per la sua sfida al partito e al governo, con Fabrizio Cicchitto che non manca di definire ”surreale” l’iniziativa del sindaco, i ‘renziani’ rispondono per le rime. ”L’incontro con la cancelliera Merkel e’ stato anticipato a Letta. Forma, protocollo e sostanza sono stati integralmente rispettati ” assicura Andrea Marcucci che replica a Zoggia: ” L’organizzazione del partito in questa fase convulsa dovrebbe impegnarlo a tempo pieno lasci libero Renzi di incontrare chi vuole”. Chi attacca apertamente sono i Cinque Stelle. Il ‘giovane’ capogruppo alla Camera, Riccardo Nuti, non si capacita dell’iniziativa (”impari prima a fare il sindaco”) del sindaco che definisce ”il giovane finto nuovo”. Ma e’ Grillo che con la sua solita verve polemica affonda il coltello. Non solo per dare contro l’esponente Pd con epiteti cattivi (”ebetino”) ma per rimarcare la distanza del M5S. ”Dopo le elezioni sono stato contattato dagli ambasciatori dei principali Paesi” ma non dai tedeschi. I quali, afferma Grillo sanno che ”gli interessi economici della Germania e dell’Italia non coincidono”. All’Italia, dunque, serve ”una mediazione, un confronto alla pari. Non la continua genuflessione dei nostri politici”. Alla Germania e all’ euro.
Fonte Ansa
Francesca Chiri