E’ stato sottoscritto stamani da Caritas Diocesana di Firenze, Quadrifoglio spa e 12 Amministrazioni comunali il nuovo protocollo d’intesa per rilanciare e potenziare la raccolta degli abiti ed accessori vari di abbigliamento usati. Quadrifoglio, affidatario del servizio di igiene urbana per conto dei Comuni sottoscrittori (Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi B.zio, Fiesole, Firenze, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano VP, Scandicci, Sesto F.no, Signa, Tavarnelle VP) persegue l’obiettivo primario di incrementare la raccolta differenziata e tra i materiali da avviare a riutilizzo o riciclo (con conseguente diminuzione delle quantità da smaltire in discarica) gli abiti e gli accessori vari di abbigliamento sono – dal 1998, quando prese il via il progetto “Ri-vesti” – destinati, tramite la Caritas Diocesana di Firenze, a finanziare progetti di solidarietà sociale. Nel corso del 2012 la quantità complessiva di abiti raccolti da cooperative sociali e avviati a riuso/riciclo è stata, nel territorio servito da Quadrifoglio, di 1274 tonnellate attraverso 250 cassonetti verticali gialli (allegato 1). Ciò ha permesso alla Caritas di realizzare lo scorso anno 2 progetti (contributi costi di gestione mensa di via Baracca e centro Il Samaritano) che si sono aggiunti agli 11 progetti realizzati negli anni scorsi (allegato 2).
Con il nuovo protocollo sottoscritto stamani e della durata di tre anni, l’obiettivo è rilanciare la raccolta degli abiti e, con le direzioni competenti dei vari Comuni firmatari, individuare nuove posizioni e sostenere azioni informative sul territorio per la buona riuscita del progetto. Per sottolineare il carattere sociale di questa attività, i firmatari hanno concordato di individuare nelle Cooperative Sociali i soggetti cui affidare l’incarico, così da realizzare l’inserimento lavorativo di giovani e meno giovani in situazione di disagio, soprattutto portatori di handicap: la Cooperativa San Martino, promossa dalla Caritas Diocesana, è storicamente lo strumento che ha unito il reinserimento sociale al finanziamento dei progetti Caritas . Hanno sottolineato l’importanza operativa del nuovo protocollo Alessandro Martini (Direttore Caritas Diocesana Firenze) e Livio Giannotti (AD Quadrifoglio), mentre tra i firmatari il vice sindaco di Firenze Stefania Saccardi ed il sindaco di Scandicci Simone Gheri hanno precisato che questo protocollo permetterà di far rimuovere più velocemente dai territori i cassonetti per abiti usati illegali (è in corso un’ indagine della Procura) cui seguirà un potenziamento del numero dei cassonetti “Ri-vesti” di Caritas ed una nuova campagna informativa per illustrare ai cittadini le modalità di partecipazione, le destinazioni dei materiali
Per partecipare alla raccolta basta sistemare gli abiti vecchi (anche non più utilizzabili) all’interno di sacchetti di plastica, chiuderli e depositarli negli appositi contenitori gialli (con il logo della Caritas di Firenze e della Cooperativa San Martino), dislocati presso centri commerciali, scuole, parrocchie, circoli o anche per strada. I contenitori sono dotati di un meccanismo anti estrazione, per evitare che persone non autorizzate possano prelevarne il contenuto, rischiando anche magari di farsi male.
Si possono recuperare camicie, maglioni, maglie, pantaloni, gonne, cappotti, giacche, biancheria, coperte, tessuti in genere, cinture, borse e scarpe.