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Maggio, confermato lo sciopero se non viene convocato il Cda

admin
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Sciopero confermato, ma potra’ essere revocato se entro domani alle 13 sara’ convocato un Cda che dovra’ avere all’ordine del giorno ”la revisione della modalita’ con cui si intende raggiungere il pareggio di bilancio relativamente alla voce ‘costi del personale”’. E’ quanto deciso dall’assemblea dei lavoratori della Fials, sindacato maggiormente rappresentativo nell’orchestra del Maggio musicale fiorentino, che si e’ riunita oggi. Restano dunque ‘a rischio’ le ultime due repliche di ‘Anna Bolena’, in programma domani sera e il 24 marzo al Teatro Comunale. Lo sciopero era stato indetto dalla Fials nei giorni scorsi in segno di protesta per la cancellazione dell’integrativo. Nonostante lo sciopero pero’ la replica dell’opera di Donizetti di domenica scorsa e’ andata comunque in scena, ma con l’accompagnamento del solo pianoforte. La Fials, in una nota diffusa al termine dell’assemblea, sottolinea anche che la sospensione dello sciopero sara’ condizionata dalla decisione di convocare il Cda che dovra’ riunirsi ”entro e non oltre 7 giorni”. Il sindacato, inoltre, ”ribadendo lo stato di agitazione proclamato in precedenza, nel caso in cui l’esito del Cda non venisse considerato soddisfacente, si riserva la possibilita’ di individuare ulteriori date di sciopero per i prossimi spettacoli in programma”. L’assemblea dei lavoratori della Fials si e’ riunita stasera dopo un altro incontro di oggi pomeriggio, durato oltre due ore, tra i rappresentanti di tutte e quattro le sigle sindacali del Teatro (Fials, Cgil, Cisl e Uil) e la sovrintendente Francesca Colombo, per discutere del piano di riorganizzazione: al centro della riunione, da quanto si e’ appreso, anche la discussione sull’integrativo, sia sulla parte normativa che su quella economica. ”Un incontro interlocutorio – ha spiegato Silvano Ghisolfi, rappresentante Cgil nella rsa aziendale del Maggio -. Ci e’ stato comunicato che nei prossimi giorni arrivera’ la raccomandata per l’apertura formale dello stato di crisi”. ”Noi – ha proseguito Ghisolfi – siamo disponibili a discutere della riorganizzazione del Teatro e vedere di arrivare ad un accordo, ma con garanzie precise, anche sugli esuberi: tra l’altro, il numero esatto sugli esuberi lo capiremo solo con l’apertura dello stato di crisi”. Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per giovedi’ 22 marzo un’assemblea dei lavoratori.

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