Iva non versata per 2,9 milioni di euro e ricavi non contabilizzati per 630 mila euro. Questo e’ l’esito finale di 4 distinte verifiche fiscali (3 aFirenze, 1 a Campi Bisenzio) concluse dalla Guardia di Finanza di Firenze su cosiddetti ‘compro oro’, cioe’ esercizi che acquistano e vendono oro e oggetti preziosi usati. L’evasione, secondo le Fiamme Gialle, e’ stata realizzata grazie alla fruizione indebita di un regime fiscale Iva agevolato. Le attivita’ controllate hanno, quindi, si legge in una nota, evaso l’Iva facendo figurare come cessioni di ‘rottami d’oro’ quelle che in realta’ erano cessioni di oggetti di gioielleria e di oreficeria d’oro ‘usati’. L’evasione fiscale e’ stata compiuta proprio giocando su questa differenza a cui la vigente normativa ricollega un diverso regime fiscale IVA. I negozi ‘compro oro’ possono unicamente acquistare oggetti preziosi nuovi, usati o ‘avariati’, per poi rivenderli al pubblico, a fonderie o altri operatori. E’ vietato, per loro, acquistare ‘oro da gioielleria’ (usato/avariato) e cederlo dopo averlo fuso e/o lavorato. Per quest’ultima attivita’ e’ necessaria la comunicazione alla Banca d’Italia e l’iscrizione in apposito albo di operatori professionali. Nelle prossime settimane i controlli proseguiranno al fine di individuare ulteriori casi di evasioni attraverso l’utilizzo di questa particolare modalita’ operativa.
Fonte Ansa
