Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge ‘Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni’.
Nel testo in esame, presentato dal ministro per gli Affari Regionali, Graziano Delrio porterà in Consiglio dei ministri è previsto che le città metropolitane di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria vengano costituite dal 1° gennaio 2014 e subentrino alle Province dal 1° luglio 2014.
Nel periodo dal 1° gennaio 2014 al 1° luglio 2014 le città metropolitane avranno la sola funzione di approvare lo statuto. Fino al 1° luglio 2014 vengono mantenuti o prorogati gli organi provinciali in carica, comprese le gestioni commissariali.
Il territorio della città metropolitana coinciderà con quello della Provincia corrispondente. Gli organi della città metropolitana saranno: il sindaco metropolitano, che coinciderà con il sindaco del Comune capoluogo; il Consiglio metropolitano, composto dal sindaco metropolitano, dai sindaci dei comuni con più di 15 mila abitanti e dai presidenti delle Unioni di comuni della provincia con almeno 10 mila abitanti; la Conferenza metropolitana, costituita da tutti i sindaci dei comuni appartenenti alla città metropolitana.
I compiti assegnati saranno quelli di programmazione, pianificazione, coordinamento, promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture, delle reti di comunicazione.
Quanto alle altre Province non destinate a confluire nelle città metropolitane è previsto dal disegno di legge del Governo che fino alla data di entrata in vigore della riforma costituzionale che le abolirà siano enti territoriali di secondo livello. Le loro funzioni saranno quelle di area vasta: pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, tutela e valorizzazione dell’ambiente, pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, programmazione provinciale della rete scolastica.
Per il deputato Luca Lotti sull’abolizione delle province non si torna indietro: “Questa è la nostra riforma; deve essere il Pd a portarla avanti e tramite essa ridare centralità agli amministratori”.